Ha vinto Aymeric Belloir, come scontato e come ha meritato. Nei Serie non ci sono state sorprese dell’ultimo miglio come nei Proto. Belloir ha preso la testa della flotta nella seconda giornata di gara e non l’ha più lasciata. I segni che il destino gli era favorevole Aymeric li ha ricevuto già dalla partenza, quando Damien Cloarec non ha potuto prendere il via per problemi medici, e subito dopo, quando Ian Lipinski ha chiesto soccorso, Clement Bouyssou si è fermato in Portogallo e Reanud Mary si è fermato a Lanzarote. Insomma per lui è stato steso un tappeto rosso, che Aymeric ha attraversato però da vero Re.
Sempre in testa e sempre facendo le scelte giuste, ha aumentato via via il suo vantaggio riuscendo a sfuggire ad ogni trappola che gli si parava davanti, anche a quest’ultima depressione che gli sbarrava la rotta. Ma quello che impressiona di più è la regolarità della sua progressione, con delle traiettorie chiare che danno l'impressione di una navigazione perfettamente controllata.
Vincendo la sua classifica, Aymeric ha fatto meglio di Francisco Lobato che aveva chiuso al settimo posto assoluto nel 2009ma la migliore prestazione su una barca di serie rimane però quella di un “certo” Laurent Bourgnon che è arrivato secondo nella Mini Transat nel 1987, dietro a Gilles Chiori e davanti ad una "certa" Isabelle Autissier. Avete capito allora perché la Mini Transat va seguita? Qui c’è la cova dei nuovi campioni.
"E' stato difficile da gestire - ha detto all’arrivo – perché bisognava spingere quando necessario, ma anche mettere i freni quando le condizioni diventavano troppo dure. La prima notte non ho praticamente dormito e nelle prime 24 ore ho rotto un sacco di roba. La svolta è stata alla Canarie: avevo preso del vantaggio, ma ero ancora sotto la minaccia di Justine e Simon. Li ho fatto le mie scelte e si sono rivelate giuste. Qualche giorno dopo il passaggio alle Canarie, la meteo si è messa veramente bene per me e ho potuto gestire la corsa e disegnare le mie traiettorie”.
PROTO
6. Julien Pulvé (802 – MEXT – ICA) a 49,3 nm dall’arrivo
7. Nicolas Boidevezi (719 – Nature Addicts) + 443,3 nm
8. Louis Segré (679 – Roll my Chicken) + 503,1 nm
9. Michele Zambelli (342 – Fontanot) + 567,7 nm
10. Annabelle Boudinot (791 – Agro650) + 585 nm
SERIE
1. Aymeric Belloir (810 – Tout le Monde chante contre le Cancer) arrivato alle 18h57mn27s
2. Justine Mettraux (824 - TeamWork) + 253,1 nm dall’arrivo
3. Simon Koster (819 – Go 4 it) + 76,9 nm
4. Renaud Mary (www.runo.fr) + 349,1 nm
5. Alberto Bona (Onelinesim.it) + 377,4 nm
La squadra italiana chiude la rassegna iridata con tre medaglie e conquista per il terzo anno consecutivo il Nations Trophy, confermandosi ai vertici della vela giovanile internazionale
L'obiettivo è quello di rendere le regate conclusive un evento televisivo imperdibile, dove il destino delle medaglie si deciderà solo all'ultima giornata per una maggiore presa sugli spettatori di tutto il mondo
I team fondatori si uniscono per incrementare il potenziale dell'America's Cup, introducendo una struttura professionale e un calendario sportivo stabile alla competizione che esiste da 174 anni
Ecco i nuovi campioni sardi: Giorgia Casula ed Eleonora Bandel nei Nacra 15; Paolo Pedde e Samuele De La Ville nell'Hobie Cat 16 Spi, Riccardo Antinori e Beatrice Usini nei Dragoon
La società del gruppo Smeralda Holding traccia l’impegno nei confronti di ambiente, persone e comunità: uso efficiente di risorse, impegno per garantire la sicurezza delle proprie persone, attività con le scuole e promozione della cultura gallurese
Si è conclusa la prima parte del campionato invernale ‘Più Vela Per tutti’, con la quinta regata a bastone delle dieci da disputare per conoscere i campioni di questa XVII edizione promossa dalla Lega Navale Italiana di San Foca
Alle 13:00 AEDT il cannone del Cruising Yacht Club of Australia ha dato il via all’80ª edizione della classica di 628 miglia tra Sydney e Hobart, con quasi 130 barche sulla linea e un’uscita spettacolare da Sydney Harbour verso le Sydney Heads