Il Maxi80 il Prince de Bretagne ha attraversato l'equatore alle 00:43 di stasera GMT. Il cambio di ritmo è stato abbastanza radicale per Lionel Lemonchois che da ieri pomeriggio sta lottando nella zona di convergenza intertropicale. Improvvisamente, le velocità folgoranti hanno lasciato il posto a medie di 10/13 nodi, scese anche tra i 3 e i 5 nodi, ieri ad inizio sera .
"Questo tronca con i giorni precedenti. Siamo all’appuntamento con il Pot Au Noir: mi sono cadute tonnellate di acqua sulla testa e il vento non arriva mai da dove lo aspetto, con lunghe pause di assenza ed improvvise accelerazioni. Quindi non ho mai una buona configurazione delle vele. Sto sempre a manovrare e ho l’impressione che tutto ciò non finisca mai. Trascorro tutto il mio tempo a virare e rivirare e sono un po’ cotto, in tutti i sensi. E infine il vento è orientato a sud ovest all'uscita dal Pot Au Noir, mentre dovrebbe essere sud-est. Ma che cosa succede?" Così si chiedeva questa mattina lo skipper in una mail indirizzata al suo team.
Il fatto è che in questo momento la situazione è un po' insolita nell'emisfero meridionale, dove il trimarano rosso e grigio è appena arrivato, a causa di un residuo del monsone che di solito è localizzato nel Golfo di Guinea e raramente supera il 25° parallelo ovest. Quindi questo fenomeno disturba l’avanzata di Lionel e lo costringe a stare più ad est del previsto. Ma la cosa buona è che la sua collocazione geografica per lo meno inattesa gli consentirà, quando ritoccherà gli Alisei, di beneficiare di un buon angolo di attacco.
Situazione
Vantaggio sul record: 458 miglia
Velocità attuale: 9 nodi
Distanza percorsa: 3.468 miglia
Distanza dall’arrivo: 5973 miglia
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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