« Per gli studenti è tempo di vacanze. Per me la scuola è appena cominciata ». Commenta così, con un sorriso schietto, la sua partecipazione al Campionato Europeo il navigatore oceanico Giancarlo Pedote. « E’ appassionante, è completamente nuovo e lontano da tutto quello che ho fatto fino ad oggi. Infatti su 74 partecipanti mi sono classificato 60 ».
Giancarlo Pedote ha deciso di mettere temporaneamente da parte la navigazione in oceano aperto per rimettersi completamente in gioco, iniziando un percorso che lo obbliga a recuperare una serie di conoscenze davanti alle quali non era ancora stato messo difronte. Una barca con esigenze differenti, che richiede una condotta e quindi una preparazione diversa; regate con ritmi differenti, che richiedono un nuovo modo di utilizzare energie e risorse: la gestione di un progetto Moth è esperienza e apprendimento allo stato puro.
« Oggi la vela vive un momento importante con l’introduzione del foil a tutto tondo, per questo ho sentito l’esigenza pressante di gettarmi dentro a capo fitto in questo settore della vela. In attesa di poter un giorno partire su un progetto Imoca 60’, volevo cimentarmi in qualcosa che fosse, in termini di gestione, il più lontano possibile da quello che so fare, e credo che il mio risultato parli chiaro: penso di aver fatto centro » conferma Pedote, che prosegue citando uno degli autori a cui è più affezionato: « Come diceva il buon Tiziano Terzani: “Dinanzi a un bivio, di una strada che va in basso e una che va in alto, prendi sempre quella che va in alto. Ti troverai sempre meglio”. Ed è grazie a questo buon consiglio che da sempre mi porto in tasca, che adesso mi ritrovo a percorrere questa strada tutta in salita ».
Una strada che lo skipper di Prysmian Group percorre con la metodicità di sempre, come confermano i suoi piani per l’imminente futuro: « Tra pochi giorni mi trasferirò in Italia, per allenarmi sul Lago di Garda. Non sono ancora capace di virare in volo e questo è decisamente penalizzante. Nella vela in fondo non ci sono segreti: bisogna andare in acqua con degli obiettivi e non uscire fino a che non si sono raggiunti. Imparare a navigare svelti su queste barchine è molto interessante in termini di sensazioni e setting. Il mondo della vela oceanica sta diventando sempre più esigente, per questo è necessario prepararsi cercando di essere il più completi possibile ».
Il Campionato Europeo si è concluso con un podio tutto british: Michael Lennon si è aggiudicato il primo posto, seguito da Chris Rashley e Ben Paton.
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Attualmente al 4° posto Maccaferri Futura, mentre Influence Two di Andrea Fornaro è 13ma
L'evento, organizzato da Assonautica, Lega Navale Italiana - Sezione di Padova e Vento di Venezia, ha visto partecipanti 23 imbarcazioni tra i sei ed i 10 metri, oltre 90 velisti, provenienti anche da da fuori regione
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi
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