Fincantieri realizzerà una seconda coppia di sommergibili della classe “Todaro”, tipo U212A, commissionati dalla Direzione Generale degli Armamenti Navali – NAVARM per la Marina Militare italiana.
Il programma di cooperazione con il German Submarine Consortium, ha portato negli anni scorsi all’importante realizzazione di due battelli per l’Italia – il “Todaro” e lo “Scirè”, consegnati da Fincantieri rispettivamente nel 2006 e nel 2007 – e di quattro per la Germania.
Proprio in queste settimane il “Todaro”, partito il 24 maggio dalla base navale di Taranto, sta effettuando una intensa campagna di addestramento con la Marina statunitense nell’ambito delle manovre della NATO e, dopo la sosta in luglio a Mayport (Florida) e quella a Norfolk (Virginia), a metà ottobre sarà a New York in occasione delle celebrazioni del “Columbus Day”.
I lavori per la costruzione dei due nuovi sommergibili inizieranno nel 2010, con consegna prevista nel 2015 e nel 2016. Nella flotta della Marina questi battelli sono destinati a prendere il posto dei sommergibili “Prini” e “Pelosi” (classe “Sauro” – terza serie), realizzati alla fine degli anni Ottanta.
I due sommergibili avranno un dislocamento di superficie di 1.450 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 56 metri, un diametro massimo di 7 metri e potranno raggiungere in immersione una velocità di 20 nodi. L’equipaggio sarà composto da 24 persone.
Saranno caratterizzati da soluzioni tecnologiche altamente innovative e interamente realizzati in materiale amagnetico con l’applicazione delle più moderne tecniche di silenziamento per la riduzione della segnatura acustica. Inoltre saranno dotati di un sistema di propulsione silenziosa basato sulla tecnologia delle celle a combustibile in cui l’energia elettrica viene prodotta tramite la reazione di ossigeno e idrogeno, quindi indipendentemente dall’aria, garantendo un’autonomia subacquea da 3 a 4 volte superiore a quella dei sistemi convenzionali a batteria. Avranno anche un sistema elettroacustico e di comando e controllo armi completamente integrato e un moderno sistema di automazione della piattaforma.
L’Amministratore Delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha così commentato la nuova acquisizione del Gruppo: “Siamo particolarmente soddisfatti perché la prosecuzione di questo programma garantisce all’azienda il mantenimento del know-how maturato in un secolo di attività in un settore altamente tecnologico”. “Questo ordine – ha concluso Bono – testimonia i risultati che si possono ottenere attraverso la collaborazione tra l’Amministrazione della difesa e l’industria nazionale di fronte alla necessità per il Paese di disporre di mezzi ad elevata efficacia per operare nel complesso scenario politico internazionale e consolida il ruolo di Fincantieri come player di primaria importanza nel panorama delle principali iniziative europee nel campo della difesa navale”.
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