Andrea Mura è rientrato in Sardegna con il suo 50 piedi Vento di Sardegna dopo la partecipazione alla Global Solo Challenge. Ad attenderlo a Cagliari le maggiori autorità della città insieme ai fan che lo hanno seguito e sostenuto nella sua ultima impresa. Partito il 18 novembre 2023 da La Coruña, nel nord della Galizia, per partecipare alla Global Solo Challenge, giro del mondo in solitaria senza sosta e senza assistenza, Andrea Mura dopo 120 giorni in mare ha tagliato il traguardo alle 13.45 UTC del 17 marzo 2024 concludendo la regata al 3° posto in tempo compensato e vincendo la Line of Honours. Andrea Mura è diventato così il 1° sardo e il 5° italiano a completare un giro del mondo in solitaria non stop.
Con la tenacia che lo contraddistingue, Andrea ha condotto Vento di Sardegna, il suo Open 50 realizzato su progetto di Felci Yacht Design nel 2000 e acquistato da Andrea nel 2007, con il sogno di promuovere la Sardegna nel mondo. Dal 2008 questa icona sarda con il vessillo dei quattro Mori ha partecipato a regate d’altura nazionali ed internazionali, registrando una lunga sequenza di vittorie e possiamo tranquillamente affermare che con questa ultima regata l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.
All’evento, oltre ad una grande affluenza di pubblico, sono intervenute le più alte cariche della città di Cagliari. Il Sindaco Massimo Zedda commenta così l’arrivo di Andrea Mura.
“Andrea Mura è un campione, un capitano coraggioso, amante e rispettoso del mare. Ha circumnavigato il mondo in solitaria e ora siamo felici di riabbracciarlo, insieme alla famiglia, alle autorità e agli appassionati di vela, pronti ad accoglierlo a dovere in nome dell’impresa sportiva appena compiuta.”
Presente anche il Comandante del Comando Marittimo Autonomo Ovest l’Ammiraglio Enrico Pacioni e il Presidente dell’autorità Portuale della Sardegna Massimo Deiana: “Accogliamo con grande soddisfazione ed orgoglio la tappa conclusiva di una delle sfide più estreme del velista Andrea Mura. Il porto di Cagliari è oggi quell’agognato approdo dopo mesi di navigazione in totale solitudine e per questo si tinge dei colori di una grande festa per la comunità del mare e dell’intera Sardegna, il cui vessillo, proprio grazie ad Andrea, ha sventolato in tutti i continenti del pianeta”.
Questa regata ha permesso ad Andrea Mura di coronare il sogno di una vita, partecipare al giro del mondo in solitaria e senza scali doppiando Capo Horn come solo quattro navigatori italiani prima di lui ma per lo skipper è anche l’inizio di un nuovo corso che lo vede fortemente motivato a proseguire verso nuovi orizzonti.
Per Andrea ora, l’obiettivo più sfidante e desiderato è la partecipazione al prossimo Vendée Globe 2028, la sfida sportiva e umana più dura che esista sul pianeta.
«Dopo la Global Solo Challenge mi fermano persone, anche non tifosi di vela, che si sono appassionate al mio giro del mondo e che mi hanno seguito costantemente. Aspettavano ogni giorno i miei video per rimanere aggiornati sulla regata. La domanda ricorrente è come io possa essere stato in grado di navigare in solitudine in quelle condizioni meteo marine per quattro mesi lontano da tutto e da tutti. La risposta è che la vela, nella navigazione oceanica, resta l’unico sport che spinge l’uomo ai limiti facendogli sfidare gli elementi e l’esperienza che si acquisisce anche con l’età diventa un grande vantaggio. Dopo aver testato il percorso durante la Global Solo Challenge, riprovarci al Vendée Globe, con un progetto tutto Made in Italy e la chance di correre per vincere, rimane il mio sogno e il mio obiettivo.»
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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