domenica, 28 dicembre 2025

GIRO DEL MONDO

Corentin De Chatelperron: un giramondo "Low Tech"

corentin de chatelperron un giramondo quot low tech quot
Andreas Ryll

Un giramondo "Low Tech"

di Andreas Ryll (www.bordreporter.com)


La sua passione é il mare. La sua ossessione è il Low-Tech. La sua motivazione tende all'autosufficienza. Il suo progetto è fare il giro del mondo in tre anni con partenza agli inizi del 2016 a bordo di una barca speciale chiamata "Nomade des Mers". Il 32enne bretone Corentin De Chatelperron é un ingegnere ed un uomo carismatico. Le sue idee talvolta sembrano inverosimili ma con esse riesce ad unire uomini di diverse culture emozionando ognuno con i suoi progetti. In passato, quando si trovava in Bangladesh, ha già costruito alcuni pescherecci tradizionali con materiali naturali e con uno di essi ha navigato (per lo più da solo) fino in Francia. Ha costruito insieme ad altri ingegneri la barca "Gold of Bengal" - quasi esclusivamente realizzata in iuta -  con la quale ha viaggiato per 16.000 chilometri in due spedizioni. Ma non finisce qui, il nostro "giramondo low tech" durante la spedizione nel Golfo del Bengala ha raggiunto più di cinque milioni di persone entusiaste attraverso i social network ed ha creato una serie su Youtube coinvolgendo così molte persone nel proprio progetto "low-tech" che oggi può contare su più di 50 partner tecnici e finanziari.

 

Essere indipendenti e restarlo ...

 

In questi mesi sta prendendo forma la sua più recente idea per una nuova spedizione. Il velista francese e il suo team "Low Tech" sono intenzionati a navigare intorno al mondo a bordo del catamarano "Nomade des Mers", che era già stato progettato negli anni ottanta dal famoso studio di architetti navali "VPLP" (Van Peteghem Lauriot-Prévost).

Tuttavia, Corentin non sarebbe Corentin se non organizzasse una crociera inconsueta. "Certo sono interessato a veleggiare", ha affermato in un'intervista con il canale televisivo Arte che documenterà il suo viaggio. "La vela per me è il modo più bello per spostarmi, perché é la locomozione più naturale. E se la unisco con l'altra mia passione per i sistemi Low Tech - ho centrato  esattamente i miei obiettivi!"

 

Il catamarano "Nomade des Mers" di Corentin, durante questo giro del mondo si fermerà per lunghi periodi soprattutto in paesi in via di sviluppo. A bordo - nelle varie tappe-  ci saranno diversi compagni di avventura che cambiano di volta in volta. Al centro di questo viaggio è l'idea del Low Tech che nel frattempo è diventata la sua personale visione del mondo.

 

Ma cosa significa tutto ciò?

 

L'idea del Low Tech non è del tutto nuova. Da tempo persone con un talento per le soluzioni tecnologiche si impegnano nella realizzazione di proposte funzionali nel rispetto della natura. Un esempio pratico sono gli "Atrapanieblas" ("cacciatori di nebbia") ossia  delle reti nelle quali vengono "intrappolate" gocce di nebbia in modo decentralizzato e sostenibile per la produzione di acqua potabile. Questa tecnica è diventata famosa attraverso un impianto pilota nel villaggio cileno di Chungungo.

Nel "Low Tech Lab" (http://lowtechlab.org/les-low-tech-ltl/) si sono riuniti giovani francesi ed una serie di aziende che sostegono l'iniziativa. L'obiettivo è realizzare soluzioni tecnologiche semplici con materiali naturali con l'obiettivo di creare sistemi per l'approvvigionamento di acqua potabile e per la produzione di energia alternativa."Sono troppi gli ingegneri, i tecnici ed i designer da più parti del mondo che lavorano esclusivamente per i più ricchi dei ricchi", sostiene Corentin. " e questo deve cambiare!"

 

Attualmente "Low Tech Lab" sostiene progetti in Africa, India ed Asia. Ed ecco che il progetto per un mini-impianto ad energia solare per la dissalazione dell'acqua potrebbe essere interessante anche per viaggi a lunga percorrenza in barca a vela.


30/11/2015 12:22:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Los Angeles: la TV cambierà la vela olimpica

L'obiettivo è quello di rendere le regate conclusive un evento televisivo imperdibile, dove il destino delle medaglie si deciderà solo all'ultima giornata per una maggiore presa sugli spettatori di tutto il mondo

America's Cup: alleanza per il futuro

I team fondatori si uniscono per incrementare il potenziale dell'America's Cup, introducendo una struttura professionale e un calendario sportivo stabile alla competizione che esiste da 174 anni

Sydney Hobart, una partenza da cartolina

Alle 13:00 AEDT il cannone del Cruising Yacht Club of Australia ha dato il via all’80ª edizione della classica di 628 miglia tra Sydney e Hobart, con quasi 130 barche sulla linea e un’uscita spettacolare da Sydney Harbour verso le Sydney Heads

Concluso il Campionato Regionale Multiscafo al Windsurfing Club Cagliari

Ecco i nuovi campioni sardi: Giorgia Casula ed Eleonora Bandel nei Nacra 15; Paolo Pedde e Samuele De La Ville nell'Hobie Cat 16 Spi, Riccardo Antinori e Beatrice Usini nei Dragoon

Porto Cervo Marina ottiene la certificazione Porto Sostenibile

La società del gruppo Smeralda Holding traccia l’impegno nei confronti di ambiente, persone e comunità: uso efficiente di risorse, impegno per garantire la sicurezza delle proprie persone, attività con le scuole e promozione della cultura gallurese

Invernale San Foca: El Niño vola anche senza vento

Si è conclusa la prima parte del campionato invernale ‘Più Vela Per tutti’, con la quinta regata a bastone delle dieci da disputare per conoscere i campioni di questa XVII edizione promossa dalla Lega Navale Italiana di San Foca

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci