Giunge alla sua nona edizione l'interessante manifestazione che Slow Food dedica, ogni due anni, ai grandi formaggi artigianali e della tradizione. Dal 20 al 23 settembre Bra, splendida cittadina del cuneese, si popolerà di profumi e sapori unici, dando la possibilità agli appassionati di degustare, conoscere, approfondire. Negli stand del Mercato e nelle proposte della Gran Sala, dove quest'anno l'ospite d'onore sarà la produzione lattiero-casearia del Regno Unito, sarà possibile perdersi in un mondo di formaggi. In questa nona edizione della manifestazione braidese si rilancia il progetto dell’"Arca del Gusto", invitando produttori, espositori e cittadini a presentare a Cheese i formaggi da non perdere, quelli da salvare dal rischio della schiacciante omologazione dovuta all'industrializzazione delle produzioni. Proprio così, perché anche i formaggi si perdono, e con loro svaniscono per sempre sapori e aromi che fanno parte della cultura e dell’identità di intere comunità, dalle malghe dei Balcani ai pastori delle Alpi svizzere, dai Pokot del Kenya al Caucaso. Una volta dimenticate le pratiche necessarie per produrli non si recuperano più. Per questo Slow Food ha lanciato questo progetto che prevede un'ampia mappatura di questi tesori gastronomici. Le segnalazioni (ed i formaggi) arrivano da tutto il mondo: degustazioni, immagini e racconti che narrano la storia dei pastori del pianeta. Come al solito, tanti i punti ristoro disseminati tra le vie del centro: le Cucine di strada, i Chioschi Degustazione nelle Aree Regionali, la Piazza della Birra e quella della Pizza. Per i più esperti, o per i più curiosi, da non perdere le degustazioni guidate nei "Laboratori del Gusto", alcuni dei quali ospitati eccezionalmente nella suggestiva cornice di Pollenzo (a pochi chilometri da Bra), nelle sale della Banca del Vino e dell’Università di Scienze Gastronomiche.
Ancora più sfidanti i temi dei "Master of Food", che affiancheranno le degustazioni di formaggi tipici di Belgio, Gran Bretagna e Italia a vini e birre artigianali locali, ed i "Laboratori del Latte": incontri di informazione e discussione per approfondire tematiche che quest’anno sono legate al latte crudo alimentare, ai fermenti, alla tradizione casearia delle isole britanniche, al benessere animale, all’importanza dei pascoli.
La sera si potranno esplorare gli "Appuntamenti a Tavola", occasione imperdibile per cenare in ambienti unici dove i migliori chef propongono specialità locali e internazionali. Nell’anno in cui la Gran Bretagna è sotto i reflettori di Cheese, ad esempio, non poteva mancare un appuntamento dedicato alla cucina d’oltremanica, recentemente rivelatasi una delle più aperte alle innovazioni con una schiera di giovani cuochi ambiziosi e ricchi di talento. Ai fornelli Jeremy Lee, chef del Quo Vadis, ristorante nel quartiere di Soho a Londra e allievo, nei suoi oltre trent’anni di carriera, di cuochi come Simon Hopkinson e Alastair Little. La sua è una cucina dalla forte impronta british regionale fatta di ingredienti di alta qualità di piccoli produttori locali che finiscono spesso per diventare amici. Un'occasione da non perdere per provare l'alta cucina british.
Infine tante le attività educative per le scuole e per le famiglie in visita alla manifestazione, con un occhio ai più piccoli che potranno cimentarsi nella produzione di paste ripiene con "Di che pasta sei?", vestire i panni di un "Cavaliere della Provola Rotonda" o partecipare a "La caciotta al tesoro", percorso a tappe alla scoperta di formaggi, latti, animali, sapienze, mestieri e artigiani: un tesoro inestimabile che ogni territorio d’Italia possiede. Prove, indovinelli e interviste, tappa dopo tappa porteranno i contendenti alla scoperta della soluzione finale: i formaggi dei Presìdi Slow Food italiani.
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