venerdí, 5 settembre 2025


ARGOMENTI
IN EVIDENZA

fiv    vela paralimpica    vele d'epoca    52 super series    regate    convegni    open skiff    the ocean race europe    veleggiata    wing foil    fireball    lega navale italiana    orc   

ARCHEOLOGIA SUBACQUEA

Ca' Foscari: corsi di "Archeologia costiera e delle comunità marittime"

ca foscari corsi di quot archeologia costiera delle comunit 224 marittime quot
redazione

All’Università Ca’ Foscari esiste ormai da parecchi anni la possibilità di studiare Archeologia marittima, ma recentemente l’ateneo ha esteso questo tipo di studi proponendo un percorso tematico dedicato all’archeologia costiera o archeologia dei paesaggi e delle comunità marittime e lagunari. Si tratta di una offerta didattica che non esiste in Italia, le uniche proposte simili sono a livello europeo e sono strettamente indirizzate all’archeologia marittima che è solo una declinazione di questo ambito più vasto. A Ca’ Foscari, questo agglomerato di studi tematici si trova all’interno del corso di laurea magistrale in Scienze dell’Antichità, Letterature, Storia e Archeologia, corso ad accesso libero

 

Venezia è sicuramente il luogo naturale in cui studiare e fare ricerca nel campo dell’archeologia degli insediamenti costieri.

L’ambiente costiero è sempre stato nel corso dei secoli luogo di incontro tra civiltà, area che ospitato punti di snodo per le comunicazioni verso l’interno, sia di merci, sia di uomini, sia di saperi.

Il mare, visto come collegamento e non elemento divisorio tra le comunità, suggerisce una nuova prospettiva di studio. Nell’Adriatico erano sicuramente più “connesse” Pirano e Venezia che Venezia rispetto ad alcune località dell’entroterra. La navigazione permette collegamenti veloci e trasporto di merci in grande quantità che, in passato, via terra erano complessi, lunghi, costosi e rischiosi. Abbiamo perso questa dimensione in cui il mare unisce e non divide anche da un punto di vista culturale.

Lo studio dell’archeologia può permettere di riprendere coscienza di questa dimensione.

 

“Le comunità costiere sono realtà del tutto particolari – spiega Carlo Beltrame, docente di Archeologia Marittima - dotate di una loro specifica caratterizzazione identitaria, che si riflette nella “cultura materiale”, presentano interessanti aspetti di adattamento ambientale che stanno tornando molto attuali. Pensiamo al problema delle variazioni climatiche ossia dell’innalzamento del livello del mare (eustatismo) non ignoto in passato così come i fenomeni della subsidenza e del bradisismo (caso dell’area flegrea). Venezia è un caso studiato eccezionale per studiare le forme di adattamento all’ambiente marino, lagunare e fluviale”.

Ca’ Foscari in questi anni ha portato avanti numerose attività di ricerca strettamente focalizzate su questi temi nell’ambito del Dipartimento di Studi Umanistici e del Centro Studi di Archeologia Venezia (Cesav) in particolare, punti di forza sono gli studi sulla portualità e sulla circolazione delle merci nel mondo antico, medievale e moderno nel Mediterraneo

 

-       Scavo del porto romano fluviale di Aquileia (Daniela Cottica)

-       Scavo dell’area medievale Le Antiche Mura a Jesolo (Sauro Gelichi)

-       Scavo del porto altomedievale di Comacchio (Sauro Gelichi)

-       Progetto FOOD AND STONE sulla circolazione delle merci dal 7° all’10° secolo in Adriatico (Sauro Gelichi e Carlo Beltrame, Margherita Ferri)

-       Indagine sulle navi romane che trasportavano carichi di marmo (Carlo Beltrame)

-       Progetto Underwater Muse sulla valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo dell’Adriatico (Carlo Beltrame)

-       Progetto Arca Adriatica sulla valorizzazione e lo studio del patrimonio etnografico nautico e dei mestieri legati alla laguna e al mare dell’Adriatico (Carlo Beltrame)

-       Scavo dello scalo commerciale altomedievale di Torcello (Diego Calaon)

-       Porto etrusco di San Basilio in Polesine (Giovanna Gambacurta)

-       Studio del porto romano di Altino (Carlo Beltrame).

L’ambiente costiero è la fascia di territorio maggiormente antropizzata del Mediterraneo, uno spazio che ospita numerosi insediamenti, strutture produttive e impianti portuali. Questo ambiente ha sempre svolto un ruolo di snodo per le comunicazioni verso l’interno, favorendo la circolazione di uomini e merci. Gli insediamenti costieri e le città portuali sono dunque luoghi di incontro tra culture e di scambio di conoscenze, oltre che di mercanzie ospitano forme di culto e di superstizione legate al mare, alla navigazione e al commercio.

La ricerca archeologica applicata a questi contesti indaga aspetti di adattamento all’ambiente, specialmente quello lagunare caratterizzato dal problema delle variazioni di marea e dei suoli paludosi, e dello sfruttamento del mare e delle acque lagunari (ossia delle tecniche alieutiche, dell’allevamento ittico e della coltivazione del sale); lavora inoltre sul tema della costruzione navale (spesso esercitata in cantieri posti sulle spiagge o in aree arsenalizie) e indaga le dinamiche commerciali attraverso l’evidenza materiale delle merci che circolavano, sia diretta – gli oggetti stessi arrivati a destinazione o immagazzinati in attesa di imbarco – sia indiretta – dai resti dei contenitori anforici ai piombini tessili.

Presenze caratterizzanti l’ambiente costiero sono le strutture, sommerse o interrate, perlopiù, ma non solo, di tipo portuale, da cui possiamo conoscere le tecniche costruttive ad uso marittimo, e i relitti che forniscono dati preziosi per lo studio delle navi, della circolazione di beni e della vita a bordo.

Le attività sul campo, aperte agli studenti, vengono annualmente condotte sui siti portuali antichi di Aquileia, Altino e laguna nord, San Basilio (Rovigo) e sui contesti portuali lagunari altomedievali di Comacchio e Jesolo e Torcello. Ma le attività di ricerca proseguono in mare su relitti di varie epoche e a varie profondità nonché in contesti isolani (Creta e Cipro) anche extra Mediterranei con un focus sull’archeologia di aree costiere in età postcoloniale (Mauritius e l’Oceano Indiano).

 







I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Formia: concluso il Campionato Italiano Giovanile Classi in Doppio

Il Campionato Italiano di vela Giovanile per le Classi con equipaggi in Doppio a Formia, si è concluso con una giornata spettacolare, cielo sereno attraversato da nubi veloci ma tanto sole, soprattutto vento

The Ocean Race Europe: partita la 4a tappa verso Genova

Biotherm sembra avere un leggero vantaggio iniziale verso il scoring gate di Monaco

Italiano ORC: vincono Hauraki, Colombre e Lady Day

Giornata di verdetti finali quella di quest’oggi al primo Campionato Italiano ORC DH in cui in palio, nella regata inshore, vi erano i punti decisivi per la conquista dello scudetto tricolore

Conclusa la stagione 2025 dei corsi sportivi della Lega Navale Italiana

Comunicato stampa - Conclusa la stagione 2025 dei Centri Nautici della Lega Navale Italiana: numeri in crescita e primi corsi sportivi nel segno dell’inclusione sociale

Terzo giorno di regate per il Campionato Italiano Giovanile delle Classi In Doppio di Formia

Pioggia e temporali, vento irregolare: solo le classi 29er e RS Feva completano una prova ciascuna. Domani sabato 30 ultimo giorno con buone previsioni meteo: si assegnano i titoli italiani giovanili!

Torbole: partita la RRD One Hour Wingfoil

È iniziata oggi al Circolo Surf Torbole la RRD One Hour Wingfoil, manifestazione che porta sul Garda Trentino i migliori interpreti di questa giovane e spettacolare disciplina

A Viareggio la 39° Regatalonga per non dimenticare

Domenica 14 settembre Club Nautico Versilia e Lega Navale Italiana sez. di Viareggio insieme per ricordare le vittime della strage del 29 giugno 2009. Il ricavato della Veleggiata sarà devoluto all'Associazione “Il mondo che vorrei”

Vittoria di Alessandro Josè Tomasi alla RRD One Hour WingFoil di Torbole

La vittoria è andata, come da pronostico, al campionissimo locale Alessandro José Tomasi (Fraglia Vela Riva), che ha letteralmente dominato la gara completando 20 lati in 1h 06’45”

Mondiale Fireball: vincono gli svizzeri Yves Mermod - Maja Siegenthaler

Fireball World Championship 2025 – Vittoria assoluta degli svizzeri Yves Mermod - Maja Siegenthaler (olimpici a Parigi 2024 sul 470 mixed). Primi italiani Paolo Brescia - Filippo Vulcanile (YC Italiano, Genova), decimi assoluti

The Ocean Race Europe: una 3a tappa "bollente"

La terza tappa dell'Ocean Race Europe da Cartagena a Nizza raccontata da Francesca Clapcich (Team Malizia)

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci