Vela, Trofeo Jules Verne - Banque Populaire è finalmente uscita dal Pot au noir, lasciandozi alle spalle le piatte e i temporali improvvisi che caratterizzano la zona equatoriale. Pascal Bidégorry e I suoi 13 compagni sono ora praticamente in linea con il record di Idec ma la corsa verso il ritorno a Brest è praticamente appena iniziata e per conquistare il trofeo Jules Verne, ovvero essere i più veloci a compiere il giro del mondo a vela in equipaggio, c’è ancora tanta acqua da lasciare in scia.
Passato il pot au noir Pascal è un po’ più sollevato:” Finita questa stati l’altra notte abbiamo avuto un mare piatto e un aliseo che ha raggiunto anche i 15 nodi. Siamo andati veloci, a 26/27 nodi con punte di 30, E’ stato molto bello. Nel Pot au Noir di notte c’erano tante formazioni nuvolose, molti cumulonembi,temporali in tutte le direzioni e sul radar ne vedevamo uno davanti, uno di lato, uno al vento, uno dietro. Erano dappertutto e bisognava manovrare per passarci in mezzo, ma in tre casi non ci siamo riusciti. Va detto che ve ne erano così tanti che è stato veramente difficile. In questa zona di transizione un momento vai a 30 nodi ed il momento dopo solo a 3. Con Juan Vila (il router) abbiamo passato la notte sotto il ponte con il radar per capire cosa accadeva per poi chiamare tutti alle manovre che dovevano essere rapide e per le quali avevamo necessità di tutto l’equipaggio. E’ stato tutto molto sportivo”.
Vantaggio perso, quindi, e, al momento, nessuna alternativa per superare l’anticiclone di Sant’Elena se non quella di allungare la rotta. Decisione presa: nessun taglio verso est e verso Buona Speranza, ma un lungo giro tenendosi a Ovest, verso le coste brasiliane dove si incontrerà un po’ d’aria. “ Non abbiamo altre alternative che fare questo Grand Tour dell’anticiclone – dichiara Bidégorry alla radio – anche se al momento andremo sotto al record. Ma non ci possiamo infilare nei meandri dell’anticiclone e andremo ad ovest a prenderci il vento”.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese