Vela, Trofeo Jules Verne - Banque Populaire è finalmente uscita dal Pot au noir, lasciandozi alle spalle le piatte e i temporali improvvisi che caratterizzano la zona equatoriale. Pascal Bidégorry e I suoi 13 compagni sono ora praticamente in linea con il record di Idec ma la corsa verso il ritorno a Brest è praticamente appena iniziata e per conquistare il trofeo Jules Verne, ovvero essere i più veloci a compiere il giro del mondo a vela in equipaggio, c’è ancora tanta acqua da lasciare in scia.
Passato il pot au noir Pascal è un po’ più sollevato:” Finita questa stati l’altra notte abbiamo avuto un mare piatto e un aliseo che ha raggiunto anche i 15 nodi. Siamo andati veloci, a 26/27 nodi con punte di 30, E’ stato molto bello. Nel Pot au Noir di notte c’erano tante formazioni nuvolose, molti cumulonembi,temporali in tutte le direzioni e sul radar ne vedevamo uno davanti, uno di lato, uno al vento, uno dietro. Erano dappertutto e bisognava manovrare per passarci in mezzo, ma in tre casi non ci siamo riusciti. Va detto che ve ne erano così tanti che è stato veramente difficile. In questa zona di transizione un momento vai a 30 nodi ed il momento dopo solo a 3. Con Juan Vila (il router) abbiamo passato la notte sotto il ponte con il radar per capire cosa accadeva per poi chiamare tutti alle manovre che dovevano essere rapide e per le quali avevamo necessità di tutto l’equipaggio. E’ stato tutto molto sportivo”.
Vantaggio perso, quindi, e, al momento, nessuna alternativa per superare l’anticiclone di Sant’Elena se non quella di allungare la rotta. Decisione presa: nessun taglio verso est e verso Buona Speranza, ma un lungo giro tenendosi a Ovest, verso le coste brasiliane dove si incontrerà un po’ d’aria. “ Non abbiamo altre alternative che fare questo Grand Tour dell’anticiclone – dichiara Bidégorry alla radio – anche se al momento andremo sotto al record. Ma non ci possiamo infilare nei meandri dell’anticiclone e andremo ad ovest a prenderci il vento”.
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