Alla base INEOS Britannia poco dopo le 5 di sabato, nella luce della luna e sotto i riflettori, è emersa la barca che tutti i fan britannici sperano abbia la migliore possibilità di vincere la 37ª America's Cup di Louis Vuitton in 173 anni di vani tentativi.
Chiamata RB3 negli ultimi due anni e mezzo, l'ultima AC75 rivelata è sorprendente, con una verniciatura rigorosamente professionale che accentua la curvatura della forma dello scafo e inganna l'occhio. E' un approccio sottilmente diverso da quello che abbiamo visto finora e rappresenta il meglio del design e della tecnica costruttiva.
Il punto di discussione più ovvio è la forma dello scafo. Ciò che i britannici hanno scelto è un passo avanti rispetto alla loro barca prototipo 'T6', con un'abbondante e integrata coda nello scafo con un piccolo bordo lungo la linea della chiglia fino a una coda inferiore dal bordo affilato come un rasoio che si ferma a pochi metri dalla poppa.
Il rigonfiamento a prua si trova a metà strada tra quello dei kiwi e degli italiani. Terminando la coda prima della poppa, presumibilmente la maggior parte della meccanica del timone si trova sopra il ponte, quindi c'è un compromesso aerodinamico con un portale poppiero considerevole, ma splendidamente scolpito, che richiama il design della Formula 1. La quasi totale assenza di inclinazione della poppa è un'area improbabile da utilizzare quando si è in volo - almeno questo è il pensiero - ed è simile a quanto visto altrove.
L'area di grande interesse in questo ciclo della Coppa è la modellatura aerodinamica del ponte e qui INEOS Britannia sembra averla superata brillantemente. Simile nella forma sia a Emirates Team New Zealand che a Luna Rossa Prada Pirelli, ma forse con leggermente più 'tunnel', il ponte che corre verso poppa è altamente ottimizzato dal punto di vista aerodinamico. Le piattaforme dei ciclisti terminano con una stretta graduale che fluisce fino alla poppa e le quattro piattaforme ai lati sembrano ancora una volta un grande riferimento all'aerodinamica; vedremo di più quando RB3 sarà varata. In prua c'è una considerevole modellatura che appare a forma di naso abbassato, senza dubbio il risultato di ore infinite nelle simulazioni per creare il flusso perfetto nei jib.
Con un margine di quasi 200 miglia e 450 miglia ancora da percorrere, solo la sfortuna potrebbe negare a SVR Lazartigue (nella foto) la vittoria che insegue da tempo in questa regata. Arrivo previsto per stasera o domani mattina
Gli sport nautici protagonisti del talk inaugurale con Antonio Rossi, Andrea Mura e Guido Meda. Il Presidente Marzano: “Lega Navale compatta e in prima linea per promuovere il ruolo sociale del mare e delle acque interne”
Lo svizzero, figlio d'arte, è secondo con una barca senza foil e senza l'indispensabile spi medio, scoppiato durante la prima tappa. Gli italiani al 12° (Gamenara) e 17° (Zorzi) posto. Entrare nella top ten non è una missione impossibile
Un bel quarto posto per Ambrogio Beccaria con sensazioni positive sulla barca e un po' di delusione per il risultato
Francesca Clapcich e Will Harris (11th Hour Racing) hanno tagliato il traguardo in 2a posizione. Jérémie Beyou e Morgan Lagravière, Charal, hanno tagliato per primi il traguardo in 11 giorni, 19 ore, 45 minuti e 18 secondi
Un successo tanto spettacolare quanto simbolico: esattamente trent’anni dopo la vittoria del padre Yvan Bourgnon nella stessa regata, il figlio scrive una nuova pagina della storia familiare e della vela oceanica
SVR-Lazartigue conquista la vittoria nella categoria ULTIM
La stagione sportiva proposta dal Circolo Velico Riminese si chiude con il Campionato Autunnale 2025 svoltosi sabato 8 e domenica 9 novembre
I momenti più belli: "La luna. Di notte era come se fosse giorno, fantastico. Le mie frontali sono tutte cariche, ne ho usata solo una. È stato bellissimo, il sorgere del sole e i tramonti della luna"