Il Mar Ligure? Il più controllato di tutti. Trecentocinquanta chilometri di costa lungo le quali ogni anno vengono svolte oltre poco meno di 15 mila analisi sulla qualità delle acque e dei sedimenti, 80 mila rilevamenti , oltre 2500 campionamenti per la balneazione in oltre 400 punti del litorale.
Risultati? Alla fine di settembre tutti i campioni erano praticamente conformi. E nel corso della stagione balneare solo 66 località, su 2548, hanno sforato i limiti di legge per varie cause per poi rientrarvi nel giro di pochi giorni.
Dati chiari e trasparenti, pubblici che convincono l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria Renata Briano , che li ha presentati in mattinata con l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, a tornare sull’”assalto” al palazzo della Regione Liguria da parte degli attivisti di Greenpeace delle scorse settimane. Riconoscendo comunque, sia pure in parte, la responsabilità della Regione Liguria della qualità del mare.
“Troppo facile fare prelievi a spot una tantum, raccogliere pochi campioni di sedimenti in zone storicamente critiche, davanti a porti e fiumi che conosciamo bene e darli in pasto all’opinione pubblica. Anche se è altrettanto vero che la “colonna d’acqua” sopra questi sedimenti non è quasi mai contaminata”, ha tuonato la Briano.
La Regione Liguria e Arpal difendono e rivendicano un “monitoraggio delle acque deve essere quotidiano, costante, per tutto l’anno , su moltissimi punti e su una grande tipologia di inquinanti. E quando ci sono problemi li rendiamo noti, non nascondiamo nulla”, hanno detto l’assessore e il direttore scientifico dell’agenzia Rosa Maria D’Acqui.
“ Certo che se vado a fare un prelievo in porto- ha aggiunto la Briano- trovo situazioni difficili. I campioni a spot, non solo quelli Greenpeace, penso anche della Goletta Verde degli amici Legambiente, sono sicuramente utili per sensibilizzare gli enti e i soggetti che mettono a rischio il mare con le loro attività, ma il campione singolo ha poco significato. Il dato scientifico risiede in un controllo validato da metodiche, continuità di dato, confronto fra dati “storici e quant’altro”.
Piena adesione, invece, della Regione Liguria alla battaglia di Greenpeace in difesa del Santuario dei Cetacei del quale si parlerà in un vertice a novembre a Genova, su iniziativa dello stesso presidente Claudio Burlando.
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