Nuovo impegno per gli Ufo 22 che torneranno in acqua nel fine settimana per affrontare il terzo appuntamento della Turbo Cup. Ad Acquafresca, dopo le sei prove previste su due giorni, si delineerà finalmente la classifica provvisoria della prima edizione di questo trofeo che ha riscosso grande successo. Pensato su quattro tappe, con l’entrata dello scarto del risultato di un intero evento dopo la conclusone del terzo, domenica sera si faranno i conti per capire chi avrà ancora possibilità di lottare per la conquista dei due premi finali: il trofeo TurboCup Open e quello per la categoria owner driver che interessa più di metà flotta. A metà percorso guida la classifica Open Gio di Giovanni Farina con Checo Barbi al timone mentre il timoniere armatore in testa è Paolo Bertuzzi, che ha acquistato tutti i diritti per la costruzione dei prossimi monoscafi, su Turboden.
Ad Acquafresca, tappa che coinvolge il Garda Veneto, si schiereranno sulla linea di partenza più di venti barche con qualche new entry rispetto agli appuntamenti dei mesi scorsi. Grazie al progetto della charterizzazione, accolto con entusiasmo oltre le aspettative, sono stati in molti a voler provare il dinamico e divertente monotipo firmato Felci. Sabato vedremo in acqua anche il neo campione italiano Protagonist, Massimiliano Docali e un equipaggio proveniente dai Dolphin.
E finalmente, con questa tappa, si potrà rispettare il programma con il debriefing del sabato sera in presenza. A commentare le immagini girate dal drone sulle infrazioni alle regole di regata ci sarà Gianluca Vangelista, arbitro nazionale FIV impegnato con il circuito internazionale Match Race e umpire in acqua per i 69F. A supportarlo, per tradurre i concetti in pratica, un esperto Ufo22 che approfondirà come alcune situazioni potevano essere evitate nel rispetto del regolamento.
Il programma del sabato sera proseguirà nella tradizione con un aperitivo Seiterre: bollicine del Trento Doc ad accompagnare i salmoni Starlaks e con la cena al Circolo, il tutto nel rispetto del protocollo Covid. A concludere la serata un’estrazione con premi messi in palio da Quantum Pro Laghi.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese