Partirà il 26 settembre alle ore 15:00 la Roma-Giraglia, regata di 255 miglia che, partendo da Civitavecchia (Riva di Traiano) porterà la flotta fino a Capo Corso, per doppiare lo scoglio della Giraglia lasciandolo a dritta.
"Il percorso sarà libero attraverso le isole dell'arcipelago toscano - spiega il presidente del CNRT Alessandro Farassino - uno scenario splendido che ogni anno lascia senza fiato i regatanti. E' una regata molto impegnativa tecnicamente, ma anche adatta a chi vuole iniziare a cimentarsi con la grande altura e con percorrenze consistenti. Almeno due notti in mare e tante decisioni tattiche da prendere passando il Giglio, Pianosa, Montecristo. Senza parlare dell'Elba che tante volte è stata decisiva. Una particolarità che tengo a sottolineare è che la Roma/Giraglia è una regata che può essere affrontata con piena soddisfazione anche nei risultati pur tenendosi sempre entro le 12 miglia dalla costa. Una vera corsa in alto mare per chi vuole testare con maggior sicurezza le proprie capacità prima di affrontare sfide più impegnative".
A 10 giorni dalla partenze le barche iscritte sono 13 , con 3 solitari che si contenderanno il GiragliaOne, trofeo a loro dedicato, due imbarcazioni in doppio e 8 in equipaggio. Tutte, come da prassi oramai consolidata al CNRT, verranno piombate con un sistema che consente di inserire la marcia senza alcun momento di stallo in caso di emergenza.
"L'attenzione alla sicurezza è sempre stata una nostra priorità - prosegue Alessandro Farassino - e questo sistema oramai consolidato consente una maggiore tranquillità a bordo e una garanzia di trasparenza. Anche il tracking della Yellow Brick contribuisce alla regolarità della corsa. Tutte le zone di interdizione alla navigazione presenti sul percorso vengono evidenziate e i regatanti hanno la possibilità di controllare in diretta i loro avversari".
Rimane il record da battere. Per il meteo è ancora troppo presto per fare previsioni, ma il record di Assuntina, il Pinguin 38 di Luca Di Rosa, che ha impiegato 38 ore e 30 minuti,resiste dal 2009. Ma per batterlo ci vuole una grossa mano dal meteo.
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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