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ALINGHI

America's Cup: la querelle infinita

america cup la querelle infinita
Roberto Imbastaro

Ci è andato giù pesante Larry Ellison rispondendo ad un’intervista rilasciata da Ernesto Bertarelli nel corso della Rolex Maxi Cup di Porto Cervo. Mutuando Ligabue, che non sapevamo essere così famoso negli States, ha mandato “in onda” un comunicato tra “mito e realtà” dove confuta, punto per punto, tutte le tesi svizzere. Il “Mito”, avvero le dichiarazioni di Bertarelli, contro la “realtà”, avvero il punto di vista di Ellison. Non poteva mancare, a stretto giro, la replica di Alinghi: “Sin dalla fine della 32a America's Cup a luglio 2007, BMW Oracle ha ripetutamente sostenuto che il Protocollo ingiusto era il motivo della sua distruttiva strategia legale. Nel suo pervicace tentativo di arrivare a tutti i costi direttamente a una regata di finale uno contro uno contro Alinghi, BMW Oracle ha drasticamente indebolito la posizione di tutti i challenger della 33a America’s Cup. Inoltre quando agli americani è stata offerta l’opportunità di riportare l’America’s Cup in acqua, loro hanno rifiutato l’offerta di Alinghi per una regata in multiscafo uno contro uno da disputare nel 2009, continuando a sperare in una vittoria per forfait del Defender.

La realtà è rappresentata dal fatto che alla fine del 2007, dodici challenger erano pronti a partecipare, insieme al Defender, a un’America’s Cup convenzionale, ma BMW Oracle ha tenuto l’intera comunità dell’America’s Cup in ostaggio con la causa legale intentata a New York. Nell’agosto 2008, a seguito della decisione della Divisione d’Appello della Corte in favore della Société Nautique de Genève (SNG) e di Alinghi, BMW Oracle ha scelto ancora una volta di continuare con il suo tentativo egoistico di una regata uno contro uno, persistendo nella sua strategia legale, malgrado il ritardo causato dalla causa stessa, e costringendo i challenger a rimanere ancora in attesa.

Chiunque è interessato al Protocollo della 33a America’s Cup può trovare sul numero di Sea Horse di questo mese un’illuminante intervista di Brad Butterworth, skipper di Alinghi. Le accuse di BMW Oracle sono false e obsolete.
Non prendono, infatti, in considerazione le numerose aperture che SNG/Alinghi e il Challenger of Record, Club Náutico Español de Vela (CNEV), hanno fatto nel tempo nel tentativo di raggiungere una soluzione alla disputa, ne tengono in considerazione il numero di emendamenti introdotti al Protocollo originale in collaborazione con i challenger regolarmente iscritti. Dal momento in cui ha lanciato il suo attacco legale, che cos’altro ha fatto BMW Oracle, oltre a chiedere che ogni punto in discussione fosse risolto a suo esclusivo favore?
BMW Oracle non deve dimenticare che il Defender dell’America’s Cup, insieme al Challenger of Record, ha il diritto e il dovere di mettere a punto i termini della competizione e di organizzare l’evento successivo. Alinghi ha vinto l’America’s Cup due volte in maniera chiara e pulita sull’acqua. La 32a America’s Cup, organizzata da AC Management è stata riconosciuta da molti come l’America’s Cup di maggior successo di sempre. Alinghi suggerisce fermamente a BMW Oracle di ritirare la sua causa legale e di iscriversi alla 33a America’s Cup come challenger – come hanno peraltro già fatto la maggior parte dei team - e di provare a migliorare i suoi risultati sull’acqua.
Malgrado l’insistenza di BMW Oracle nella sua strategia legale, Alinghi continuerà a lavorare per un’America’s Cup convenzionale cui prendano parte tutti i challenger regolarmente iscritti e in questo senso Alinghi sta organizzando una serie di incontri con tutti i challenger per discutere i termini del prossimo evento".


15/09/2008 15:29:00 © riproduzione riservata






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