Elena Berta/Bianca Caruso e Giacomo Ferrari/Giulio Calabrò hanno chiuso la fase di selezione al 4° e 8° posto guadagnando così un posto nelle Medal Race di venerdì 9 agosto, con le ragazze non ancora matematicamente fuori dal podio (ma servirà l'impresa). Vento tra 11 e 14 nodi e onda lunga hanno permesso di completare oggi altre tre regate, definendo così la composizione delle due Medal Race e l'assegnazione dei pass Olimpici nazionali per Tokyo 2020.
Nel 470 femminile Elena Berta (Aeronautica Militare) con Bianca Caruso (Marina Militare) hanno chiuso la prima fase con un bel quarto posto a 68 punti (11, 15, 10, 6, 4, 3, 13, 4, 2, 9, 7). Al primo posto con 48 punti si sono confermate le inglesi Hannah Mills/Eilidh McIntyre (1, 18, 1, 9, 9, 1, 2, 1, 16, 4, 4) davanti alle giapponesi Ai Kondo Yoshida/Miho Yoshioka, seconde a un solo punto di distanza (10, 2, 3, 1, 15, 10, 1, 2, 12, 5, 3). Al terzo posto sono salite le francesi Camille Lecointre/Aloïse Retornaz con 64 punti (26, 4, 5, 12, 1, 20, 9, 3, 6, 3, 1). La medaglia d'oro uscirà dalle prime tre, anche se il distacco delle francesi è tale che servirebbe non solo l'impresa, ma anche una certa dose di fortuna. La stessa impresa servirebbe alle nostre ragazze per agganciare il terzo posto, dovrebbero vincere sperando che le francesi non facciano meglio del 4° posto.
Benedetta di Salle (Marina Militare) con Alessandra Dubbini (SV Fiamme Gialle) sono risalite al 17° posto con 164 punti (17, 21, 34, 29, 7, 17, 22, 23, 3, 7, 19).
Con altri due primi di giornata gli spagnoli Jordi Xammar/Nicolas Rodriguez hanno ripreso di forza il primo posto con 23 punti (5, 9, 1, 1, 1, 1, 7, 1, 1, 4) staccando di appena un punto gli australiani Mathew Belcher/Will Ryan (4, 4, 2, 1, 2, 2, 2, 3, 3, 5).
Al terzo posto con 48 punti sono risaliti i greci Panagiotis Mantis/Pavlos Kagialis (18, 13, 7, 4, 3, 6, 1, 4, 5, 2, 3) a pari punti con i francesi Kevin Peponnet/Jeremie Mion (7, 5, 4, 5, 1, 7, 12, 6, 4, 4, 5). Visto il distacco la medaglia d'oro sarà domani un affare riservato a spagnoli e australiani. I nostri Giacomo Ferrari/Giulio Calabrò (Marina Militare) sono scesi all'8° posto con 81 punti (2, 11, 1, 3, 4, 9, 14, 10, 19, 19, 8).
Matteo Capurro e Matteo Puppo (Yacht Club Italiano) al 19° posto con 128 punti (17, 4, 7, 15, 13, 17, RET 27, 17, 12, 11, 15).
Con la prossima ventesima edizione, in programma dal 15 al 19 ottobre 2025, il Raduno Vele Storiche Viareggio conferma l’importanza che ha conquistato tra i raduni internazionali di imbarcazioni classiche
Vincenzo Russo, Executive Chef di Furore Grand Hotel, in Costiera Amalfitana, ha vinto il premio Miglior Chef Under 35 della sesta edizione dei Food & Wine Italia Awards 2025 (nella foto "Veli di mare" pasta maritata di mare)
Nelle giornate invernali che non ci consentono di uscire in mare una bella alternativa è il percorso "Alla scoperta dei fogolârs” ideato da PromoTurismoFVG
Vento, spettacolo e sportività a Su Siccu dove il locale Gianluca Pilia e il toscano Gabriele Lizzulli sono risultati vincitori della VI Coppa dei Campioni OpenSkiff
49er E 49erFX, dominio spagnolo con Botin - Trittel e Barcelò - Cantero - Nacra 17, oro per la Gran Bretagna, Italia d’argento - Nacra 17 U24, Australia e Italia sul podio
Trieste accoglie la regata più affollata del mondo tra vento, festa e consapevolezza. Un evento straordinario che continua a incantare, ma che mostra anche il peso della propria grandezza
Con venti leggeri e competizione di altissimo livello: Earlybird, Cuordileone e Freya tra i grandi vincitori di una stagione memorabile
Arca Sgr di Fast and Furio Sailing Team ha vinto la 57a edizione di Barcolana presented by Generali arrivando per primo al traguardo di bolina a 12 nodi di velocità in 1 ora, 43 minuti e 42 secondi
Venezia si prepara ad accogliere nuovamente i giganti del mare. Diciotto imbarcazioni leggendarie e alcuni tra i più grandi nomi della vela internazionale saranno sulla linea di partenza del XII Gran Premio Città di Venezia - Venice Hospitality Challenge
Il WWF Italia e il Nucleo subacqueo dei Carabinieri di Genova saranno protagonisti di un’operazione ad alto impatto: la rimozione di una rete da circuizione abbandonata (detta “ghost gear”) del peso di circa 2 tonnellate