La passeggiata è finita. Il gruppo di testa di questo Vendée Globe 2008-2009 è arrivato a toccare quello che i navigatori stavano cercando : le latitudini desolate del grande Sud. Un po’ come gli scalatori che quando sono ai piedi della montagna controllano tutto il materiale, così i solitari del Vendée negli ultimi due giorni non janno fatto altro che riassettare tutta la barca, controllare lo stato della testa dell’albero, ispezionare il funzionamento delle mille piccole cose a bordo che sono in grado di avvelenarti la vita quando il vento incomincerà a soffiare a 40 nodi e non sarà molto salutare mettere il naso fuori.
Come un buon capo gruppo Sébastien Josse guarda gli altri da una distanza di sicurezza, senza tuttavia imporre un ritmo troppo elevato. Sa bene che a queste latitudini l’isolamento è un rischio tra i maggiori ed è meglio conservare un vantaggio decente che mettersi a fare il cavaliere solitario a rischio di perdersi. Dietro di lui la flotta si è dispersa tr auna virata e l’altra nel tentativo di cercare il soffio potente del vento del sud. Loïck Peyron (Gitana Eighty) e Yann Elies (Generali) sembrano essersi installati comodamente nelle immediate posizioni di rincalzo controllando un piccolo gruppo di sei barche che li segue con Jean-Pierre Dick (Paprec Virbac 2) a capo della muta. Per ora il trio di testa resiste, anche se l’ultima rilevazione sembra dar un leggero vantaggio di velocità ai loro inseguitori.
Una citazione anche per gli ultimi : in fondo alla corsa Jean-Baptiste Dejeanty (Maisonneuve) ha ceduto l’ultima posizione a Derek Hatfield (Algimouss Spirit of Canada).
Posizioni alle ore 5:00 del 1/12/2008
Josse Sébastien ===
Peyron Loïck a 25,5
Eliès Yann 44,3
Dick Jean-Pierre 72,9
Jourdain Roland 76,3
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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