Secondo giorno di regate alla Saint Barth Cata-Cup, con il comitato di regata che è stato in grado di far disputare alle 55 imbarcazione due prove su due percorsi entrambi fantastici. Cammas e Vandame (Guanahani) si sono aggiudicati la prima, mentre i fratelli Hainneville fratelli (Association del Hoteliers) hanno prevalso nella seconda. Vento da Nord/Est, dodici nodi, mare calmo. Così è partita la prima prova, con Franck Cammas deciso a far rispettare la legge del più forte dopo lo smacco di ieri dovuto ad una sua scelta tattica sbagliata.
La lotta è stata comunque intensa per quasi tutta la navigazione. Cammas e Vandame, però, sono partiti proprio male, ma nella risalita in bolina, sono riusciti a fare la differenza e a vincere. “Eravamo posizionati un po’ troppo a destra in un primo momento – ha raccontato Franck Cammas - e quindi non abbiamo potuto fare altro che rimontare. Non abbiamo fatto chissà quale grande scelta vincente, ma abbiamo riguadagnato acqua metro su metro. E siamo stati anche molto rapidi alle andature portanti!”
Secondi in questa manche i fratelli Boulogne, che hanno dato filo da torcere ai leader. Anche per loro una brutta partenza, recuperata in corso d’opera.
Gli sfigatissimi di questa regata sono stati però Luc Ramsay e Jon Casey (St Barth Properties), che, dopo aver guidato la flotta per tutta la gara, si sono fatti uccellare a 400 metri dalla fine per una scelta tattica incomprensibile.
Nel pomeriggio seconda prova con stesse condizioni di mare e di vento. La vittoria è andata ai fratelli Hainneville che sono sempre stati nel trio di testa di questa manche. Corsa un po’ più tattica e con qualche decisione in più da prendere, viste le particolarità di questo secondo percorso scelto dalla direzione di corsa. Anche un passaggio impegnativo a Toiny, dove c’era tanta onda e poco vento, che ha messo alla prova gli skipper dei piccoli Cat che hanno compiuto veri esercizi di equilibrio fisico e mentale per non perdere velocità. “Non è sempre facile navigare in famiglia – ha dichiarato alla fine uno dei fratelli Hainneville, contentissimi perché sono riusciti a far vedere quanto valgono di fronte ad avversari affermati – Siamo partiti più o meno al decimo posto e abbiamo rosicchiato posizioni durante tutto il percorso. Solo verso la fine siamo andati in testa. Bundock, Dalton e Cammas erano sempre davanti, ma alla fine abbiamo vinto ed è stata una sensazione intensa”.
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