Con un ritardo di circa 190 miglia sul suo tempo di riferimento stabilito nel 2008, Francis Joyon e IDEC, il suo maxi-trimarano, hanno attraversato circa alle 4 di questa mattina la longitudine dell'isola di Gran Canaria, passaggio obbligato per il suo tentativo contro il record sulla Route de la Découverte, tra Cadice e San Salvador (Bahamas).
Le prime 780 miglia di corsa superate in meno di 2 giorni a più di 16 nodi di media, non sono stati facili per Joyon. Il vento orientato lungo l'asse della rotta del trimarano ha costretto Francis a strambare 8 volte per mantenere la velocità e la planata. Nella notte è arrivato anche un flusso d’aria da nord est che ha incattivito il mare, costringendo il maxi-tri a pericolose sollecitazioni passando da un cavo dell’onda all’altro. Francis Joyon, fedele alla sua leggenda, di fronte alle avversità non si abbatte ma prosegue facendo delle manovre quasi impossibili fisicamente per un solitario. Otto strambate in poche ore non sono uno scherzo in solitario e su un maxi di queste dimensioni. Questa mattina IDEC ha ripreso il suo ritmo da record e ed è un Joyon perfettamente sereno quello che sta per entrare negli Alisei.
"Da ieri, la situazione è complicata perché il vento non ha fatto che diventare più forte fuori dall'arcipelago - ha detto Joyon questa mattina alla radio - e un mare sempre più forte mi ha costretto a rimanere nell’asse delle onde e a rallentare la barca per evitare che ci si infilasse dentro di prua. Un modo di procedere che non è il massimo per la velocità. Poi ho dovuto fare un po’ di zig zag nel cuore dell’arcipelago, di notte, con un vento pieno da dietro ma che arrivava irregolarmente. Ho dovuto giocare con questi salti di vento tutta la notte, con conseguenze sulla rotta”.
Con una voce chiara e tranquilla, sorprendentemente lucido per un uomo che non ha quasi chiuso occhio dopo la partenza di mercoledì pomeriggio da Cadice, lo skipper di IDEC riassume la prima parte del percorso che lo deve portare alle Bahamas. Se il vento di oltre 25 nodi di questa notte era atteso, è stato l’angolo imposto al multiscafo che ha nuociuto alle prestazioni. "Al mattino ho scelto di passare Gran Canaria molto a sud ma, nonostante questo, sono stato fermato da 5 nodi di vento, nonostante l'ampio margine di 80 miglia. Quindi un passaggio poco facile e non molto efficace."
Il mare formato ha imposto una rotta più sicura per la barca, privando Francis della possibilità di seguire la rotta ideale verso Gran Canaria. "Non ho dormito questa notte. Manovre incessanti, 7, 8 strambate. Quando il vento è caduto, il mare era ancora formato, e la barca sbatteva sulle onde. Delle Canarie ho visto solo qualche piccola luce nella notte.”
Francis Joyon versione 2013 è in ritardo contro il Joyon del 2008, ma questa constatazione non preoccupa lo skipper:” Ho accumulato un certo ritardo, ma non è una penalizzazione pesante, perché nel 2008 ho avuto giorni terribili a metà percorso, giorni che non dovrei avere quest’anno. Nel 2008 il mio percorso era piuttosto vicino alla rotta diretta, ma ho sperimentato una fase di transizione difficile, più una seconda situazione dove ho perso del tempo. Spero che questo anno tutto vada più liscio.”
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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