La pioggia non ferma la Vesuvio Race che entra nel novero delle regate "epiche". Senza vento in partenza e poi con raffiche oltre i 22 nodi che hanno accompagnato le quasi cinquanta imbarcazioni partecipanti da Torre Annunziata per il golfo di Napoli fino a tornare a Castellammare.
Le condizioni meteo hanno messo a dura prova le flotte che hanno affrontato numerosi e repentini salti di vento con rovesci, anche abbondanti, a rendere più complicata la performance. La regata in partenza ha visto un vento particolarmente debole ed instabile; superata Nisida lo scenario si è reso più avvincente e la regata ha richiesto un approccio tattico e forte spirito agonistico.
Primo in tempo compensato nella Vesuvio Race (75 miglia) ORC Overall “Farr’ e Night” di Marco Calcagni, Francesco Canzanella e Pietro Elia, il Farr 30 del Circolo Nautico di Torre del Greco che ha chiuso il percorso in 15 ore e 50 minuti, dando grande prova di resistenza e tattica velica, con una delle barche più piccole della flotta.
La Line honours - Primo classificato in tempo reale Vesuvio Race – Trofeo Placido Barbero è il “K8 sailing team” di “Gaia” (First 45 – LNI Bacoli) che ha tagliato il traguardo di Marina di Stabia alle 03:24:23 UTC completando il percorso in un tempo di 15 ore e 44 minuti. Ad accoglierli all’arrivo, il presidente del Comitato Vesuvio Race Alessandro Acunzo, che ha celebrato il momento con una bottiglia di spumante direttamente in pozzetto.
È stata una regata tosta, impegnativa caratterizzata dalla pioggia - le parole di Marco Calcagni armatore di Farr’ e Night - Superata Ischia abbiamo avuto vento di prua e siamo stati costretti ad andare di bolina larga con raffiche fino a 22 nodi. È un'altra bellissima Vesuvio per noi. Lo scorso anno abbiamo vinto in tempo reale e siamo arrivati terzi in compensato, due anni fa abbiamo vinto la Vesuvio Light, quest'anno è arrivata la vittoria in compensato. E ora sotto con la Tre Golfi". In equipaggio il timoniere Francesco Canzanella, alla randa Marco Calcagni, Tailer Pietro Elia e Giorgia Elia, prodiere Salvatore De Falco, drizze Matteo Busetti.
Per Marco Mattiello armatore di Gaia: "E' stata molto bella ed il successo era inaspettato. Anche perché il nostro equipaggio non è fatto di professionisti. Dopo una partenza senza vento abbiamo doppiato le isole trovando vento di prua ed abbiamo beccheggiato tantissimo.
Siamo arrivati alle 3.30 circa forti nello spirito ma come regata è stata molto tosta. Credo che il lunedì sia stato per noi, una volta riaperti gli uffici, il giorno più improduttivo dell'anno quello in cui abbiamo realizzato il minor fatturato annuo perché fisicamente provati". In equipaggio Paola Cascinelli (timoniera), Mirko Pirozzi (prodiere), Luigi Romano (Tailer), Ciro Iacobelli (Tailer), Alfonso Ferrara (randista), Antonella Nevola ("grandissimo numero 2"), negli altri ruoli Fulvio Gombos, Carlo Violante, Massimiliano Migliaccio, jolly Laura Capuozzo. Gaia è un First 45 sul quale il compianto Gennaro Cascinelli ha voluto formare il K8 Sailing Team, crociere per la famiglia e gare d'inverno. "Ci divertiamo e questo è il nostro piacere".
Deneb della sezione velica Marina Militare raccoglie un grande numero di risultati: vince la regata nella categoria x2, con l’equipaggio composto da Vincenzo Vano e Procolo Pisano, oltre un terzo classificato in Orc gruppo 2; secondo in Classe Irc.
Nella Vesuvio Race Light (50 miglia): vincitore Faamu Sami di Marcello Volpe (LNI sez. Napoli) in classe Orc ed Orc-Gran Crociera. Il timoniere ed armatore Marcello Volpe ed il suo equipaggio dritti alla vittoria dopo 10:34:41 ore ininterrotte di pioggia e salti, con una sola virata per posizionarsi in layline e raggiungere con un lungo bordo secco di bolina Castellammare dall’area tra Ischia e Procida, credendo e prevedendo una infallibile rotazione del vento in avvicinamento alla costa di levante del golfo di Napoli.
Nella Vesuvio Race Coastal (230 miglia): il primo in tempo reale e in tempo compensato è stato Eurosia Pompa Pa’ alle 17:07, Melges 24 di Vittoriano Neri e Marcello Cassese con i colori del Circolo Nautico di Torre Annunziata, con a bordo il velista Fabio Montefusco. Secondi in classifica l’equipaggio di Zodiaco, l’Este 24 dell’Accademia Aeronautica Militare con a bordo Michele Maddaloni e Mattia Sassano; terzo Gaba il J70 di Claudio Polimene del Circolo Nautico di Torre del Greco, al timone Ugo Giordano della Lni di Procida.
Queste le parole di Alessandro Acunzo, presidente del comitato organizzatore: Un’edizione particolarmente speciale che ha sottoposto gli equipaggi in regata ad una dura prova di resistenza fisica e psicologica, navigando in un golfo di Napoli freddo e complesso dal punto di vista meteorologico. In questo senso, emblematica è la prestazione di Freedom, equipaggio x 2, ed ultimo a tagliare la linea del traguardo della Vesuvio Race 2025. Per noi del comitato, Aniello e Lorenzo, hanno rappresentato il vero spirito della vela, fatta da marinai che non si arrendono alle avversità ma con coraggio e tempra affrontano le condizioni conducendo la barca all'arrivo, senza gettare la spugna. Qualcosa che ci viene insegnata da piccoli sugli Optimist ma che non sempre si ritrova sui campi di regata dei "grandi". Infine, il mio personale grande grazie a tutti i ragazzi del comitato per essere riusciti a portare in porto la regata nonostante le condizioni meteo non facili ed aver dato, come sempre, il massimo per realizzare un'altra Vesuvio Race. Instancabili ". ph. Di Fazio
Queste tutte le classifiche:
Vesuvio Race ORC Overall (75 miglia): Farr‘e night
Vesuvio Race Trofeo Placido Barbero (I line honours): Gaia
Vesuvio Race X2: 1 Deneb; 2 Donna Beatrice III; 3 Dolcerezza
Vesuvio Race Gran Crociera 1 Gaia
Vesuvio Race ORC Gruppo 1: 1 Gaia; 2 Nientemale; 3 Loucura
Vesuvio Race ORC Gruppo 2: 1 Farr’ e night; 2 Soulaima Ala Spa; 3 Deneb
Vesuvio Race IRC: 1 Globulo Rosso; 2 Deneb; 3 Duffy
Vesuvio Race Light (50 miglia): 1 Faamu Sami; 2 Malvasia; 3 Vajra 4.0
Vesuvio Race Light GC: 1 Faamu Sami; 2 Malvasia; 3 Chiara
Vesuvio Race Coastal (20 miglia): 1 Eurosia Pompa pa’; 2 Zodiaco; 3 Gaba
Vesuvio Race Coastal J22: 1 Lamù; 2 Drago; 3 Pestifera
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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