Qualche goccia di pioggia al mattino non ha guastato la giornata dei partecipanti alla Roma-Giraglia, partita regolarmente alle ore 15:00 dalla linea di partenza posta davanti al porto turistico di Riva di Traiano. Cielo coperto e minaccioso, onda lunga, residuo di una passata perturbazione, e vento sostenuto tra i 10 e i 12 nodi proveniente da SSO.
Condizioni ottimali, quindi, per una partenza agguerrita, che ha visto "Sir Biss", il Sydney 39 di Giuliano Perego, partire davanti a tutti. Oscar Campagnola, con il Comfortina 42 "Fair Lady Blue", si è preso la soddisfazione di essere il primo dei solitari a passare la linea, precendendo anche due barche assolutamente competitive come il Sunfast 3600 "Lunatika" di Stefano Chiarotti, e il Comet 41S "Prospettica" di Giacomo Gonzi.
In testa, a metà strada tra Riva e Giannutri, c'è "Super G", Gran Soleil 43 di Alessandro Giannattasio, praticamente appaiato con "Lunatika", che è prima tra i solitari. La flotta si sta comunque dividendo per affrontare la prima scelta tattica importante, ovvero il passaggio del Giglio.
Alla partenza era presente in torre anche il navigatore oceanico Pasquale De Gregorio, che conserva intatto negli anni il suo amore per il Circolo di Riva di Traiano.
"La presenza di Pasquale, socio d'onore del nostro circolo, è per noi sempre una festa - commenta il presidente del CNRT Alessandro Farassino - ed è anche l'occasione per un confronto su tematiche importanti legate alla grande altura. Per incrementare la sicurezza abbiamo modificato il sistema di piombatura delle barche, per rendere più agevole il ripristino della funzionalità del motore in caso di necessità, e fornito a tutti i partecipanti i tracker della Yellow Brick che consentono anche di verificare con facilità la propria posizione rispetto alle zone di interdizione. Stiamo facendo il massimo possibile per garantire sicurezza e trasparenza, e confrontarci con grandi navigatori su questi temi è una spinta a fare sempre meglio".
Le barche per ora dovrebbero procedere al lasco, ma presto dovranno lavorare sull'interpretazione del meteo, perché il vento non è disteso uniformemente su tutto il percorso. La chiave di volta potrebbe essere l'Elba, dove una scelta sbagliata può compromettere la regata o viceversa.
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