Sabato 3 ottobre Genova diventa la città della vela con la Millevele. La veleggiata dello Yacht Club Italiano, che quest’anno prevede moltissime novità, sarà contestualizzata tra i grandi eventi del 60mo Salone Nautico e vedrà la partenza anche della grande avventura di The Ocean Race verso il Grand Finale del 2023
Le origini
Il 24 ottobre del 1987 nasceva la Millevele. "Organizzata dallo Yacht Club Italiano - si legge sugli annuari di allora - e dall’Ente Fiera Internazionale di Genova, UCINA - Consornautica, con la collaborazione dei circoli velici liguri, ha luogo la prima edizione della Regata diportistica Millevele. La manifestazione si svolge in concomitanza con il Salone Nautico e ottiene un lusinghiero successo di partecipazione. Le barche in regata sono più di 170 e sono di ogni tipo di Classe, compresi i gozzi a vela. La premiazione ha luogo domenica 25 ottobre al Salone Nautico davanti a un folto pubblico’.
La Millevele oggi
Da allora sono passate 32 edizioni e migliaia di imbarcazioni. Dal 2017 la Millevele, dopo una parentesi di calendario in cui si svolgeva nel mese di giugno, è tornata alle sue origini. La veleggiata diventa una festa nella festa, con centinaia di vele che durante il weekend del Salone, colorano il mare di fronte alla città. La Millevele si pone dunque come un evento sportivo mirato a promuovere l’immagine della città, grazie anche alla sinergia con Confindustria Nautica e I Saloni Nautici a fornire il necessario supporto a iniziative di tale portata.
La veleggiata
Da un punto di vista tecnico viene confermata la formula dei percorsi differenziati, per lunghezza delle imbarcazioni, con partenza alle ore 11 nello specchio acqueo antistante il Lido d’Albaro e gli arrivi previsti con parata finale sul lungomare da Boccadasse alla Foce. Uno spettacolo di centinaia di barche sempre affascinante per partecipanti in mare e spettatori a terra. Tra le novità del 2020 tre percorsi a vertici fissi nel golfo di Genova, fra l’area Fieristica e Punta Chiappa. I percorsi saranno tre rispettivamente per il gruppo A (rosso), B (verde) e C (giallo) e saranno a bastone e con una lunghezza compresa:
Percorso rosso: da 17 a 13 miglia;
Percorso verde: da 15 a 11 miglia;
Percorso giallo: da 11 a 9 miglia;
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
Vincitori di giornata, nelle rispettive classi sono: V, Django 7X, Oscar 3, H2O, Moat
Cinquantasette team in rappresentanza di dieci Nazioni si sono sfidati nell’alto Adriatico questa settimana per il Campionato Mondiale ORC Double-Handed 2025, ospitato dallo Yacht Club Monfalcone in collaborazione con l'Offshore Racing Congress (ORC)
Si è concluso domenica 14 settembre, al Centro Velico Punta Ala, il Campionato Europeo Windsurfer Class 2025. Un’edizione che ha visto oltre 180 regatanti da 16 Paesi sfidarsi in cinque giornate di regata
Galateia e Django 7X vincono il Rolex World Championship rispettivamente nelle classi Maxi 1 e Maxi Grand Prix. I vincitori della 35^ Maxi Yacht Rolex Cup nelle altre classi sono: Oscar 3, H2O e Moat
Vincitori di giornata nelle rispettive classi sono stati V, Ganesha, H2O, Moat. Le prove a bastone per la classe Maxi Grand Prix non si sono potute svolgere per il vento molto intenso
QQ7 di Salvatore Costanzo conquista il Trofeo Mediolanum Cup; secondo posto per Freedom, il Solaris 50 da Edoardo Ridolfi e terzo posto per il Farr 30 Drago Volante
Si è conclusa a San Vincenzo (Livorno) la nona edizione del Sotto Gamba Game che si è svolta come sempre sotto il segno del superamento di ogni barriera e pregiudizio
Il mondiale Windsurfing Formula Foil torna al Circolo Surf Torbole. In testa il tedesco Wolf; Primo junior e miglior italiano il giovane atleta del Circolo Surf Torbole Davide Scarlata
Il tedesco Fabian Wolf si sta confermando assoluto dominatore: con 12 vittorie su 15 prove e un punteggio netto di 12, il titolo mondiale sembra ormai saldamente nelle sue mani. Alle sue spalle, l’austriaco Theo Peter