Dopo una giornata di semifinali con un bel vento, oggi nelle finali c'è stata una piatta notevole che ha quasi messo in dubbio la disputa del match race tra Paolo Cian, su Shosholoza e Ian Williams su Baharain Team Pindar. Nelle semifinali, combattutissime nonostante i punteggi finali, Ian Williams aveva battuto lo svedese Bjorn Hansen (team Onboard) mentre Paolo Cian aveva "tritato" nientemeno che Ben Ainslie (Team Origin). L'inizio della regata finale tra Williams e Cian era previsto per il 14:00, ma il campo di regata a Porto Jeongok era praticamente privo di vita: uno specchio piatto e grigio senza vento. Alle 14:50 si è alzata un po'd'aria e Paolo Cian ha subito issato lo spinnaker girando intorno alla barca giuria quasi a dimostrare che la regata in fondo si poteva effettuare. E alle 15:30 effettivamente veniva dato il via con un pre-start tanto lento da sembrare irreale. Cian a destra a Williams a sinistra, con il primo incrocio che andava a Cian e l'inglese che si beccava una penalità al giro di boa consegnando la manche all'italiano.Nella seconda regata, però, l'inglese riusciva a portarsi in parità e si affrontava così la terza manche, decisiva perchè, causa il poco vento, la finale si disputava su tre prove. In questa manche finale, però, non c'è stata storia: Paolo ha scelto il lato migliore, il sinistro, e ha preso un vantaggio di una trentina di secondi che ha poi amministrato fino alla fine. Una bella soddisfazione per Paolo, visto che alla vigilia le aspettative non erano certo rosee. Arrivare ai quarti era considerata già un'impresa e superarli pura fantascienza. Ed invece proprio a quel punto si è vista la forza di Paolo Cian e di tutto il gruppo di Shosholoza, capitanato dal Comandante Sarno: tre schiaffi al neozelandese Adam Minoprio, rimontato dallo 0-2 al 3-2, e un secco 3-0 all'inglese Ben Ainslie, favorito della vigilia.
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