Barack Obama racconta i primi trent’anni della sua vita, la storia non facile di un americano nato dal matrimonio fra un uomo di colore, proveniente dal Kenya, e una donna bianca, originaria di una piccola cittadina del Kansas. I sogni di mio padre è un’autobiografia senza reticenze, senza diplomazie o ipocrisie, a ulteriore testimonianza della forza e della novità del linguaggio di Obama, o forse solo perché scritto prima della sua fulminea carriera politica. Una storia che in un linguaggio vivo e diretto, senza veli, racconta più di tanti saggi le difficoltà della società americana e dei suoi giovani di colore. Un viaggio, quello alla scoperta della propria identità, che inizia quando, appena ventunenne, Obama viene raggiunto dalla notizia della morte del padre. Il nuovo presidente degli Stati Uniti ripercorre così la sua infanzia alle Hawaii, dove nasce e dove dopo pochi anni rimane solo con la madre, quando il padre decide di tornare in Africa dalla famiglia d’origine. Non tace sulla difficile adolescenza quando, confuso sulla propria identità, rischia di smarrirsi fra droghe e gang giovanili. E racconta infine il viaggio in Kenya per conoscere i parenti della famiglia di suo padre, ma soprattutto per ritrovare la ‘metà africana’ della sua cultura e identità
L'AUTORE:
Barack Obama è diventato presidente degli Stati Uniti d'America il 4 novembre 2008, vincendo con ampio margine le elezioni che lo vedevano opposto al repubblicano John McCain. È nato a Honolulu, nelle isole Hawaii, il 4 agosto 1961. Dalla moglie Michelle ha avuto due figlie, Malia e Sasha.
IL BRANO:
Proprio nel 2004 Obama aveva aggiunto una prefazione alla sua autobiografia scritta dieci anni prima, vale a dire prima che iniziasse la sua folgorante carriera politica. Commentando l’attacco alle Torri gemelle ha scritto in “I sogni di mio padre” parole che fanno sperare in una consapevolezza molto diversa nel guardare alle grandi questioni internazionali. Una speranza che oggi acquista nuovo peso e concretezza tanto da rischiarare l’orizzonte ben al di là degli Stati Uniti.
“È in corso una guerra sotterranea fra il mondo dell’abbondanza e quello del bisogno, tra quello antico e quello moderno, tra coloro che accettano la nostra irritante diversità, insistendo sull’esistenza di una gamma di valori che ci uniscono, e coloro che al contrario sfruttano una bandiera, uno slogan o un testo sacro per giustificare la violenza perpetrata contro i diversi, una guerra che, in scala minore, continua in questo libro.
"Io so, perché l’ho vista, la disperazione di chi è impotente, so che può distorcere le vite dei bambini nelle strade di Giacarta o Nairobi e quelle dei bambini del South Side di Chicago. So che l’umiliazione può sfociare nella furia incontrollata, nella violenza e nella disperazione. So che i potenti rispondono a queste situazioni in maniera inadeguata, indugiando in una sorda compiacenza, e quando la confusione sfugge al loro controllo, ricorrono automaticamente e costantemente alla forza, a lunghe pene detentive e ad altre e più sofisticate soluzioni militari. So che l’irrigidimento delle linee d’azione, abbracciare il fondamentalismo e tornare al concetto di tribù, saranno la nostra condanna… È uno di quei dibattiti che influenzeranno la nostra vita e la vita dei nostri figli negli anni a venire”.
I SOGNI DI MIO PADRE
Barack Obama
Nutrimenti
Collana: Specchi
pp. 464
€ 18,00
Traduzione di Cristina Cavalli e Gianni Nicola
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