Lo dimostrano le cronache più recenti: i pirati sono ancora fra noi. Si stima che negli ultimi venticinque anni nelle sole acque del Sudest asiatico siano state attaccate più di diciassettemila navi, con una media di settecento all'anno. I nuovi predoni del mare dispongono di armi sofisticate e tecnologia satellitare, prosperano nelle acque di quelle nazioni in cui vi è forte instabilità causata da guerre e carestie, come in Somalia, oppure dove i governi sono deboli e corrotti, come in Nigeria e Indonesia, ma tutti i mari del mondo ne sono infestati e chiunque può diventarne vittima, magari durante una crociera nel mar Rosso o ai Caraibi oppure nell'incantevole soggiorno low cost di un villaggio turistico in Borneo.
Nel seguire le tracce della pirateria moderna, dal sequestro del veliero da crociera francese Ponant a quello della gigantesca petroliera Sirius Star, questo reportage ci porta in luoghi lontani ed esotici, ci fa conoscere i nuovi spietati bucanieri e chi ogni giorno li combatte. La guerra ai pirati del terzo millennio è appena iniziata e nessuno può sentirsi al sicuro: oggi anche una tranquilla vacanza in barca a vela può diventare un incubo.
IL BRANO:
"Tre alberi, 1500 metri quadrati di vele, il Ponant è l'icona del lusso, vanto sciovinista di una Francia che vuole ancora dominare il mare, di chi può permettersi una crociera da 500 euro al giorno. Nella primavera del 2008, di ritorno dalle Seychelies, viene abbordato da due motoscafi veloci mentre incrocia le acque del Corno d'Africa. A bordo ci sono i jinn, i banditi del mare, armati sino ai denti di kalashnikov e lanciagranate. Non hanno paura, sono esperti, hanno alle spalle decine di abbordaggi, ma quel veliero è diverso, incarna la sete e il riscatto. Lo desiderano e lo disprezzano, rappresenta il ricco Occidente, la «patria» decadente che li respinge e li ha relegati in un angolo di deserto somalo spazzato dalla guerra. Devono attaccare per non morire, e morire non importa; anche se si tratta di affrontare una fregata da guerra, Davide contro Golia, vince il più forte, ma anche il più audace: i jinn lo sanno e non hanno nulla da perdere. Dirottano il Ponant sotto gli occhi attoniti delle telecamere di tutto il mondo. Al notiziario della sera, la gente è stupita: nel terzo millennio ci sono ancora i pirati?"
L'AUTORE:
Nicolò Carnimeo (Bari, 1968) insegna Diritto della navigazione e dei trasporti nella facoltà di Economia dell'Università di Bari. Collabora con la rivista di geopolitica Limes, La Gazzetta del Mezzogiorno, Fare vela e altre pubblicazioni del settore nautico. Ha pubblicato Montenegro: viaggio senza tempo (Giorgio Mondadori, 1999) e ha partecipato alla stesura di Mari e coste d'Italia, enciclopedia distribuita con il Corriere della Sera. È presidente della Fondazione Vedetta sul Mediterraneo, che si occupa di promuovere la cultura e la letteratura del mare.
NEI MARI DEI PIRATI
I nuovi predoni degli oceani
Nicolò Carnimeo
Longanesi
Collana: Il Cammeo
Pagine: 256
Prezzo: € 17.60
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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