Finalmente il vento è arrivato e Thomas Coville ha incominciato a far volare il suo Sodeb’O. Questa mattina il francese filava a ben 34 nodi e il meteo da venti costanti per almeno altri tre giorni. « A queste velocità vivo come un animale – ha confidato via radio – e sono diventato come una macchina. Sono completamente blindato contro i colpi ed il rumore. Non ho il tempo di pensare, ho tutto in mente, numeri, reazioni, sensazioni. A causa della velocità e dei rischi che devo prendere io non sono mai stato così lontano nella relazione tra il psicologico e il fisico. Quando Sodeb’O scende da un’onda in queste notti nere ho come la sensazione di sprofondare in un abisso. A bordo è invivibile : tutto viene scosso e sballottato in permanenza. Urto cose che non so nemmeno più cosa sono a queste velocità : pacchi di alghe duri come tronchi d’albero o anche delle foche. La vita su un multiscafo a queste velocità è inimmaginabile da chi sta sulla terraferma e nemmeno io la immaginavo così. Non si può dormire, vieni sbattuto dappertutto. Non c’è alcun modo per poter gestire il sonno ».
Dallo scorso anno i parametri di distanza e di velocità sono completamente cambiati rispetto a quelli registrati da Francis Joyon nella sua cavalcata verso l’attuale record del mondo a vela in solitario. Se Sodeb’O sembra andare più veloce di Idec, il meteo ha finora deciso di non dargli una mano : » Non ho avuto passaggi facili nelle zone di transizione – prosegue Coville – Dopo l’equatore sono divuto andare a cercarmi la situazione ideale per lanciarmi verso l’Oceano Indiano. Fortunatamente questa barca è davvero geniale. Sopporta tutto ed è capace di adattarsi a tutte le situazioni.Io ho preso in pieno due o tre oggetti sommersi e la Barca non ha fatto una piega ed ha tirato diritto. Mi sta dando veramente delle belle soddisfazioni ogni giorno ».
Thomas dovrebbe arrivare a Capo Horn nella giornata di lunedì 27 dicembre, con più o meno 4 giorni di ritardo dal record di Joyon. Ed è proprio a partire da quel punto, nella risalita dell’Atlantico, che Idec aveva cominciato a perdere colpi. A questo punto battere il record del mondo a vela in solitario potrebbe diventare di nuovo un’avventura posibile.
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Line Honour al Tp52 Arkas, “Chestress 3” vince in ORC, “Orion-Europsat” in IRC e “Thengher” nella X2. Nella Coastal Cruise vince in ORC “Blade Runner”, in IRC “Spriz”. Nei monotipi prevale “Milù 4” di Andrea Pietrolucci
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Torna dal 22 al 25 maggio 2025 alle Grazie di Porto Venere, nel Golfo della Spezia, una delle più importanti manifestazioni dedicate alle vele d’epoca, già nota in passato con il nome di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”.
Dal 26 al 29 aprile 2025, la Lega Navale di Agropoli ospita la Seconda Selezione Nazionale Optimist, appuntamento decisivo per la definizione delle squadre azzurre che parteciperanno ai Campionati Europei e Mondiali della classe
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