Federagenti (Federazione italiana Agenti Raccomandatari e Mediatori Marittimi) ha deliberato di sottoscrivere la "Charta Smeralda", il Codice etico messo a punto da One Ocean Forum, al quale hanno aderito oltre a decine di aziende, più di trecento Yacht Club nel mondo.
One Ocean Forum al cui timone è lo Yacht Club Costa Smeralda, è stato protagonista a inizio ottobre di una settimana di dibattito internazionale a Milano, finalizzato ad accendere i riflettori sulle gravissime tematiche di salvaguardia degli oceani e quindi di compatibilità fra attività umane e ambiente marino.
“Per Federagenti - sottolinea il presidente Gian Enzo Duci - l’adesione alla Charta Smeralda, rappresenta il naturale sbocco di una politica associativa e di uno sforzo che vede impegnate in prima fila tutte le nostre aziende in grado di porre al servizio della causa di una crescita compatibile e di una salvaguardia del mare, un’esperienza e un know how specifici ma anche un network di contatti e relazioni altrettanto importanti per generare una catena di consapevolezza e impegno nuovi a livello internazionale”. Per altro, su queste tematiche, la stessa Federagenti, attraverso la sua Sezione yacht, ha organizzato nello scorso maggio a Porto Cervo un importante vertice focalizzato sulla fruizione virtuosa delle aree marine protette nonché sulle problematiche di sicurezza delle Bocche di Bonifacio.
La Charta Smeralda promuove consapevolezza sui principali aspetti di impatto ambientale legati alla vita degli oceani e stimola tutti ad intervenire con soluzioni coerenti e immediate.
I suoi obiettivi sono di ordine pratico e di fattibilità immediata: prevenzione e riduzione dell’inquinamento costiero e marittimo attraverso anche micro comportamenti virtuosi a bordo e nella gestione di imbarcazioni e navi; attenzione nel preservare le risorse idriche, riduzione nei consumi di energia, eliminazione della plastica usa e getta, trasformazione dei comportamenti quotidiani per proteggere e preservare l’habitat naturale e marittimo, svolgimento di un ruolo attivo nella protezione e bonifica del mare. E infine promozione, in particolare presso le nuove generazioni, di un ruolo consapevole nella tutela dell’ambiente marino.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese