Pirati di Aden: una favola l’impotenza della legge è il titolo del convegno che si svolgerà a Genova - sala Auditorium del Galata Museo del Mare - venerdì 26 febbraio a partire dalle ore 17.00. L’iniziativa aperta al pubblico e organizzata in occasione della ripresa delle pubblicazioni di Atlante – il mensile dello sviluppo sostenibile, vuole essere un momento di confronto fra politica, istituzioni, cultura, mondo del lavoro sui notevoli costi economici e umanitari che la pirateria marittima comporta.
Gli armatori italiani chiedono soluzioni efficaci contro la pirateria marittima che flagella le acque al largo delle coste della Somalia e nel Golfo di Aden; soluzioni che vadano ben oltre la presenza delle navi da guerra impegnate nelle operazioni Nato e Ue.
Oltre 400 imbarcazioni hanno subito attacchi dai prati nel 2009; 116 solo nelle acque del Golfo di Aden e 80 a largo delle coste somale. E’ alto il prezzo da pagare, in termini economici e umanitari, per poter transitare in quell’area, fondamentale per il traffico mercantile. Aumentare la protezione è necessario. La Spagna ha emanato un Decreto, il 30 ottobre 2009, che autorizza le navi battenti bandiera spagnola, che si trovino in situazioni di particolare pericolo in acque extraterritoriali, a fare ricorso alla protezione prestata da società di sicurezza privata.
E’ possibile riprodurre nel nostro Paese il modello del Decreto spagnolo? Quali soluzioni alternative si possono proporre?
In occasione della ripresa delle pubblicazioni di Atlante – il mensile dello sviluppo sostenibile, con un numero dedicato proprio a questo tema, il 26 febbraio, alle ore 17.00, presso il Galata Museo del Mare di Genova affronteranno la questione, tra gli altri, Stefano Messina, amministratore delegato di Messinaline, le cui navi hanno subito più volte gli assalti dei pirati somali lo scorso anno; il comandante Maurizio Zini, direttore dell’International Maritime Safety Security Environment Academy ed esperto di pirateria marittima; il console Tirreno Bianchi, della “Compagnia portuale Pietro Chiesa”; il direttore del Mu.MA, Pierangelo Campodonico; il senatore Enrico Musso e l’onorevole Mario Tullo; il professor Aldo Giannuli, ricercatore di Storia contemporanea presso l’Università di Milano, e il professor Giacomo Goldkorn Cimetta, esperto di Guerra economica e guerra dell’informazione.
Introdurrà la dottoressa Maria Paola Profumo, presidente del Mu.MA. Modera il direttore di Atlante – il mensile dello sviluppo sostenibile Lucia Visca.
Sono stati invitati l’europarlamentare Francesca Balzani, il senatore Giorgio Bornacin, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, l’onorevole Roberto Cassinelli, il sottosegretario alla Difesa onorevole ingegner Giuseppe Cossiga, il senatore Luigi Grillo, il presidente dell’Autorità portuale Luigi Merlo, il presidente della Camera di Commercio Paolo Odone, l’onorevole Andrea Orlando, l’onorevole
Giovanni Paladini, la senatrice Roberta Pinotti, il vicesindaco di Genova con delega ai trasporti Paolo Pissarello, il presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto, l’onorevole Sabina Rossa, l’onorevole Michele Scandroglio e il sindaco di Genova Marta Vincenzi-
La scelta di Genova e del Galata Museo del Mare è parsa assai significativa proprio per la vocazione della città e del museo stesso a considerare il mare come risorsa e ad aggregare verso i medesimi obiettivi di sviluppo le più varie categorie di lavoratori, di imprenditori, di cittadini. La cooperazione e il diritto
internazionali possono fare molto per contrastare il fenomeno della pirateria e da Genova e dal Galata Museo del Mare, dove alla fine del 2008 è già stato trattato l’argomento all’interno di un convegno internazionale che ha visto la partecipazione segretario generale IMO Efthimios Mitropoulos, si intende dare nuovo slancio alla richiesta di sicurezza della marineria italiana e non solo.
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