Partiti da Le Havre il 5 novembre scorso, Fabrice Amedeo e Giancarlo Pedote hanno tagliato, alle 07:16 e 16 secondi (ora locali - 11:16 ora italiana) la linea d'arrivo della Transat Jacques Vabre. Terminando in 12° posizione della categoria Imoca, gli skipper di Newrest - Brioche Pasquier hanno impiegato 16 giorni 21 ore, 41 minuti e 16 secondi per percorrere le 4.350 miglia teoriche tra la Normandia e Salvador de Bahia. Felici di arrivare dopo un percorso condotto con un'intesa perfetta, il duo non nasconde la frustrazione per non aver potuto condurre la barca al 100% del suo potenziale in seguito alla perdita dello spi. Tuttavia, l'esperienza resta ancora una volta più che positiva.
È fatta. Dopo oltre 16 giorni di navigazione atlantica in uno scenario ricco di colpi di scena, Fabrice Amedeo e Giancarlo Pedote hanno raggiunto Salvador de Bahia in 12° posizione tra gli IMOCA. Un risultato che non era quello atteso alla partenza e che lascia agli skipper di Newrest - Brioche Pasquier una sensazione a metà tra delusione ed arricchimento, come spiega al suo arrivo in Brasile Giancarlo Pedote: « In uscita dalla Manica abbiamo fatto alcune scelte strategiche che non hanno pagato, ma abbiamo sempre cercato di restare nel gruppo e ritornare. L'esplosione dello spi a Capo Finisterre è stato un handicap che abbiamo pagato caro soprattutto tra Capo Verde e l'arrivo nel Pot au Noir, ma anche negli ultimi momenti della corsa. Nonostante questo, ciò che più mi resta dentro di questa prima transat in Imoca è tutto ciò che ho appreso. Il bilancio è positivo, anche se da un punto di vista della prestazione avremmo potuto fare qualcosa di meglio. Sul piano umano, tutto è andato molto bene. Anche senza spi, siamo sempre riusciti a conservare il sorriso a bordo. Abbiamo sviluppato una buona relazione con Fabrice. Abbiamo passato dei buoni momenti. Tutto questo mi dà ancora più voglia di essere alla partenza della prossima Vendée Globe. Questa Transat Jacques Vabre con Fabrice mi ha definitivamente infettato il virus dell’Imoca! ».
Questo bilancio contrastato è pienamente condiviso da Fabrice Amedeo, skipper di Newrest – Brioche Pasquier, che dichiara: « Mi sento frustrato e contento di questa Transat Jacques Vabre. Frustrato all’inizio, perché fin da Capo Finisterre, con la perdita il nostro di spi, sapevamo che non avremmo potuto giocare con i nostri concorrenti diretti quali Yoann Richomme o Arnaud Boissières. In seguito il Pot au Noir si è rivelato duro per tutti, anche se ci ha permesso di rimontare un po'. Ma la frustrazione non è fortunatamente la sola sensazione che ho! Sono anche onorato di avere condiviso questa corsa con Giancarlo. Tutto è passato estremamente bene tra noi. Ho appreso molto da lui, in particolare nella messa a punto delle vele piatte, esercizio nel quale eccelle. Più globalmente, ho passato tempo in mare, ed è sempre piacevole! ».
Le parole di Prysmian Group per Giancarlo
Lorenzo Caruso, Corporate and Business Communications Director di Prysmian Group, storico sponsor di Giancarlo che lo segue anche su Newrest-Brioche Pasquier, raggiunto al telefono dichiara : « Abbiamo seguito tutti questa nuova sfida di Giancarlo, giorno dopo giorno. Eravamo con lui in questa sua, nostra, prima esperienza oceanica a bordo di un IMOCA. Siamo fieri di come ha reagito agli imprevisti e dello spirito con cui ha affrontato una stagione di scoperta e apprendimento. Sappiamo che adesso è uno skipper ancora più completo. »
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