martedí, 9 dicembre 2025

THE OCEAN RACE EUROPE

The Ocean Race Europe: poco vento alla partenza da Genova

the ocean race europe poco vento alla partenza da genova
redazione

I sette team internazionali che partecipano a The Ocean Race Europe 2025 sono salpati da Genova, Italia, per la quinta e ultima tappa della regata: un complicato percorso di 1.600 miglia nautiche attraverso il Mediterraneo e verso l’Adriatico, con arrivo nella Baia di Boka, Montenegro.


La tappa 5 è iniziata con venti leggeri sotto i cinque nodi che hanno visto la flotta attraversare la linea a velocità comprese tra tre e quattro nodi. A prendere subito il comando è stato il vincitore della tappa 4, Ambrogio Beccaria con il suo Allagrande Mapei Racing, che ha guidato la flotta sulle acque calme.

Per questa tappa, la barca italiana porta a bordo il Nature’s Baton di The Ocean Race – consegnato allo skipper dal sindaco di Genova, Silvia Salis.

“Penso che sia una giornata meravigliosa. Credo che eventi sportivi come questo siano molto importanti per la città, per la visibilità internazionale di Genova e per la cultura sportiva della nostra città”, ha dichiarato il sindaco Salis. “Condividiamo il rispetto per l’oceano e i valori dello sport, che sono internazionali, e quindi parliamo la stessa lingua.”

Simbolo centrale dell’iniziativa Blue Relay, il Nature’s Baton circola tra marinai, scienziati e decisori, portando messaggi per la protezione dell’oceano. È stato portato in tutta Europa dai team di The Ocean Race Europe come emblema di connessione e per sensibilizzare sull’importanza dell’oceano per il clima e per la vita sulla Terra.

Co-creato da The Ocean Race e dall’Inviato Speciale delle Nazioni Unite per l’Oceano, Peter Thomson, il Nature’s Baton ha già fatto parte di grandi eventi come la COP26, il One Ocean Summit e la Conferenza ONU sull’Oceano.

Prima della partenza, Beccaria ha dichiarato che lui e il suo equipaggio speravano di costruire sul successo della tappa 4 per ottenere un buon risultato a Boka Bay, pur riconoscendo che l’ultima e più lunga tappa sarebbe stata complessa e imprevedibile.

“Questa è una regata mediterranea e abbiamo dimostrato di essere bravi in questo, quindi dobbiamo solo attenerci al piano e vedere cosa succederà”, ha detto.

“In questa regata ci sono sempre molte tattiche perché il tempo nel Mediterraneo è così instabile e imprevedibile che non puoi essere sicuro al 100% delle tue scelte.

“È molto importante osservare le altre barche, ma penso anche che sia fondamentale essere sicuri del proprio piano: avere una strategia e poi le tattiche per applicarla; non limitarsi a fare solo ciò che fanno gli altri – perché allora non hai una strategia, e questo non sempre è positivo.”

I primi segnali indicano che Beccaria e il suo team stanno giocando bene la partita mediterranea.

Richard Brisius, presidente The Ocean Race: "Genova si è confermata ancora una volta la casa ideale per i nostri team, accogliendoci con calore ed entusiasmo. A nome di The Ocean Race ringrazio la città per la sua straordinaria ospitalità.

Prima della tappa finale di The Ocean Race Europe, la sindaca Silvia Salis ci ha ispirati con la sua visione per il futuro di Genova. Siamo entusiasti di sostenere lei e la città nel costruire insieme su valori condivisi: la passione per lo sport, lo sguardo internazionale, l’impegno per la sostenibilità, la solidarietà e la protezione dell’oceano.

Sono gli stessi principi che guidano The Ocean Race da oltre cinquant’anni. Genova e la Liguria sono partner autentici, che condividono la nostra visione proiettata al futuro. Questa partnership continuerà a novembre con lo Youth Ocean Race Summit Genova, dedicato all’oceano e ai giovani. Sarà un’occasione per riaffermare che lo sport può essere una piattaforma di cambiamento per costruire un domani più sostenibile.

Nonostante restino circa otto giorni di navigazione prima di raggiungere Boka Bay, appena sparato il colpo di partenza alle 15:00 CEST, gli equipaggi misti di quattro persone si sono trovati subito di fronte a una decisione cruciale: se la prima aria utile si trovasse vicino alla costa o al largo.

Prima di lasciare il molo questa mattina, diversi skipper avevano dichiarato di essere ancora indecisi su questa scelta iniziale fondamentale.

Boris Herrmann (GER), skipper del team tedesco Team Malizia, ha descritto lo scenario della partenza come “impegnativo”, ma con intelligenza ha tenuto coperte le sue carte strategiche.

“Dopo la partenza di oggi [la domanda sarà] se troveremo il vento lungo la costa o al largo. Sospetto che la tappa possa decidersi quasi subito – tra chi andrà al largo e chi resterà sottocosta. Vedremo”, ha detto.

Guardando al percorso della tappa 5 –che porta la flotta a sud da Genova, attraverso un Gate di Punteggio all’altezza di Santo Stefano (Sardegna), per poi costeggiare una serie di waypoint passando da Corsica, Sardegna e Sicilia, prima di girare a ovest della Grecia e risalire nell’Adriatico verso il traguardo nella Baia di Boka– Herrmann ha segnalato che ci sarà parecchia complessità meteorologica.

“È un lungo zig-zag di otto o nove giorni attraverso il Mediterraneo, con tante curve, effetti locali e venti locali – non un grande campo di vento, ma piccole zone qua e là”, ha spiegato.

Con un vantaggio di 12 punti in classifica generale, Paul Meilhat e il suo Biotherm (FRA) sono i chiari favoriti per la vittoria finale. Tuttavia, con 16 punti ancora in palio –due al Gate di Punteggio, sette per la vittoria di tappa e altri sette per la regata costiera di Boka Bay il 20 settembre– Meilhat e la co-skipper Amélie Grassi (FRA) sanno bene che nulla è ancora deciso.

A bordo di Biotherm sale lo spagnolo Carlos Manera, velista della classe Mini, che sostituisce il britannico Sam Goodchild.

“Non si sostituisce un Sam con un altro Sam!”, ha commentato Meilhat. “Carlos ha un profilo diverso, ma che si adatta perfettamente a noi. Ha molte qualità: velista di Mini, esperienza con i foil, navigazione sia in equipaggio che in solitario.

“L’aspetto della navigazione in solitario è essenziale, perché con quattro persone su un IMOCA ognuno deve avere un alto livello di autonomia. Carlos è molto versatile, e l’idea è anche quella di non metterlo sotto pressione ma di dargli fiducia.

“Per questa tappa, sarà quindi naturalmente Amélie ad assumersi la responsabilità della navigazione e della strategia.”

Alle spalle di Biotherm, quattro team –Paprec Arkéa, Team Holcim-PRB (SUI), Allagrande Mapei Racing e Team Malizia– sono impegnati in una dura battaglia per assicurarsi un posto sul podio.


07/09/2025 22:15:00 © riproduzione riservata






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