Per fare un ottimo babà bisogna avere tecnica, gusto e pazienza. Bisogna saper aspettare che tutto lieviti ed aggiungere il rum solo al momento giusto. Questa è stata la ricetta della zia Anna per cucinare il dolce italiano sulla Route du Rhum. Far passare la buriana nel golfo di Guascogna, attendere con pazienza puntando a sud che arrivassero gli Alisei ed aggiungere il rum solo al momento giusto puntando sulla Guadalupa. Il dolce di Andrea Mura è invece lievitato troppo presto, gonfiandosi a dismisura in una rotta troppo a nord ed aggiungendo un po’ di rum, ovvero il sud, quando oramai era troppo tardi. Ma visto come è andata la regata di Anne Caseneuve, per Andrea Mura i rimpianti sono pochi. Il trimarano di Anne, che di Route du Rhum se ne è bevute parecchie, è andato come una scheggia ed avrebbe vinto comunque. E poi, se la vogliamo dire tutta, la ricetta del babà non è napoletana (e quindi italiana) come molti credono.
E’ nata in Francia, in Lorena precisamente, dove era in esilio in re (pasticciere) polacco Stanislao Leszcynsky, che volle per forza aggiungere lo sciroppo al rum al dolce tipico locale. La ricetta, poi, arrivò a Napoli portata da cuochi francesi. Un po’ come è accaduto per la “course au large”!
Anne Caseneuve ci ha messo 17 giorni, 7 ore, 6 minuti e 3 secondi a far attraversare l’Atlantico al suo Aneo, ed è la terza donna a vincere questa difficile corsa in solitario dopo Florence Arthaud (24 anni fa) e Ellen MacArthur (12 anni fa).
Anne Caseneuve è stata in grado di controllare perfettamente la gara, passando senza problemi la prima difficile notte in mare e arrivando in testa alla flotta dopo la boa di capo Fréhel. Poi per lei inizia una strategia precisa. Scivola tra il DST e l’isola di Ouessant ed inizia la sua lunga discesa verso Capo Finisterre. Strade subito divise tra Aneo e Vento di Sardegna: Anne a sud, Andrea sulla rotta diretta passando per le Azzorre.
Il vantaggio di Andrea Mura cresce, ma questo non fa cambiare i piani ad Anne. Continua a scendere a sud, prima verso Madeira, poi, portandosi più ad ovest, verso le Canarie. L'obiettivo è quello di arrivare il prima possibile ad incontrare gli Alisei, molto bassi di latitudine perché compressi da una dorsale anticiclonica che si stava formando ad est delle Azzorre.
Una volta presi gli alisei, seppur irregolari, la rimonta su Andrea Mura si è concretizzata in breve tempo. Lo skipper sardo si ritrova senza vento. Una specie di vicolo cieco dal quale può uscire solo puntando verso sud, attraversando una zona di venti debolissimi. Tutto il vantaggio della sua strategia iniziale va in fumo e Andrea scende addirittura al 5° posto, superato da improbabili imbarcazioni arrivate alla Route veramente da “amateurs”. Dopo dieci giorni in mare, Anne Caseneuve ha oltre 350 miglia davanti all’italiano e quasi 500 miglia su Wilfrid Clerton!
Ora deve solo procedere senza strafare, ma questo non le impedisce di aumentare ogni giorno il Delta di 50 miglia e guadagnare fino a 650 miglia di vantaggio. Un trionfo per Anne. La sua scuola di vela (è questo che fa di mestiere) sicuramente sarà affollatissima da domani. Soprattutto di italiani!
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