sabato, 8 novembre 2025

RIGASA

La RIGASA va al Solaris 36OD Lo Re di Matteo Forni

la rigasa va al solaris 36od lo re di matteo forni
redazione

La settima edizione della RIGASA, regata organizzata dal Circolo Velico Riminese, sarà ricordata come la più veloce. Le imbarcazioni iscritte sono infatti partite alle ore 17.00 di venerdì 28 agosto con un vento fresco di scirocco che le previsioni davano in aumento e stabile fino alla giornata di sabato, con la possibilità di avere i primi arrivi già nella giornata di sabato 29 agosto. 

La RIGASA ha impegnato i partecipanti in un percorso di 170 miglia, no stop, con partenza da Rimini per poi traguardare lo scoglio della Gagliola, l’isola del Sansego e ritorno nel porto romagnolo.

Il vento di scirocco, rispettando le previsioni, è rimasto stabile ed in aumento con punte fino a 30 nodi. Questo ha permesso ai partecipanti di tenere un’elevata velocità media, tanto che la prima barca a tagliare il traguardo è stata Lo Re (Solaris 36OD) capitanata da Matteo Forni che sabato 29 agosto alle ore 16, 16 minuti e 16 secondi ha chiuso la regata in soli 23 ore e 16 minuti. 

“Una regata bellissima ma impegnativa, dichiara Matteo Forni. Il nostro focus è stato quello di restare concentrati per dare il massimo. Infatti, dalla partenza fino al tramonto eravamo con il resto della flotta, poi all’alba avevamo già guadagnato vantaggio. Il vento di scirocco non ci ha mai abbandonato e non è mai sceso sotto i 15 nodi, esattamente come era previsto. La parte più interessante è stata il passaggio tra la Gagliola ed il Sansego, dove il vento era più rafficato ed il mare formato. Il ritorno su Rimini è stato quasi un bordo unico con planate continue. Sono molto felice di questo risultato che è merito soprattutto di tutto l’equipaggio che non ha mollato mai, saltando spesso anche i turni di riposo.”

Alle 16.42 e 57 secondi (tempo impiegato 23 ore e 42 minuti) a tagliare il traguardo è l’imbarcazione Blu III (Elan S5) di Andrea Mancini, varata il 3 giugno e al debutto sui campi di regata.

“La Rigasa per noi è andata bene, dichiara Mancini. Non siamo mai scesi sotto gli otto nodi ed il ritorno è stato da brividi, solo planate. Direi non male come prima regata.”

Dopo soli 3 minuti, alle 16.45 e 47 secondi la terza barca a tagliare il traguardo è Renoir (GS 40) di Mario Pellegrini. 

“Abbiamo completato il percorso in 23 ore e 45 minuti, dichiara Pellegrini. La barca sempre molto veloce con vento che ha toccato i trenta nodi e con onde formate fino a due metri. Siamo partiti bene e per un terzo della regata siamo stati in testa, poi abbiamo perso il vantaggio durante un cambio vela, ma siamo contenti di come sia andata questa regata che ci ha riportato a navigare. Un grazie anche all’organizzazione per il calore umano che ha saputo trasmettere in questo periodo così tormentato.”

Alle 16.53 taglia il traguardo Gecko (GS 40). Un’ottima prestazione per Massimo Juris ed Enrico Maccaferri, primi nella categoria in doppio e quarta barca a chiudere la regata in meno di 24 ore.  

Gli altri arrivi si sono conclusi nella serata di sabato 29 agosto:

Helium (First Class 10) di Massimo Pieri- ore 18.02.40

Pokekiakkiere (Elan 340) Alberto e Stefano De Rossi - ore 20.11.00

Nina (Elan 31) di Nicola Ferri- ore 20.48.13

Soffio Kokopelli (Figaro) di Giorgio Tognolo - ore 21.05.42

 

Le classifiche, sia in ORC che in tempo reale, verranno pubblicate nei prossimi giorni.  

 

         

IN MARE CON L’ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO

La Rigasa non è solo sport e divertimento e per questa edizione ha deciso di portare i colori dell’Istituto Oncologico Romagnolo. 

L’Istituto Oncologico Romagnolo è un’organizzazione no-profit nata a Forlì nel 1979. I campi di intervento principali sono il sostegno della ricerca scientifica nella lotta contro i tumori; la fornitura di macchinari di ultima generazione alle strutture sanitarie del territorio, per mantenere elevati gli standard di presa in carico del malato; il coinvolgimento delle nuove generazioni in progetti di prevenzione e di introduzione ad un percorso di crescita libero da dipendenze; e l’assistenza gratuita dei pazienti volta al garantire una qualità di vita alta per loro ed i famigliari che gli stanno accanto. Quest’ultima attività è resa possibile dalla collaborazione di vari professionisti e, soprattutto, di circa 1.000 volontari sparsi sul territorio, che portano avanti importanti servizi, tra cui l’accompagnamento presso i luoghi di cura, la fornitura di parrucche oncologiche gratuite per le donne sottoposte a chemioterapia, l’assicurazione d’una assistenza domiciliare di qualità tramite OSS competenti e un progetto di pet therapy a favore dei piccoli pazienti dell’Oncoematologia Pediatrica di Rimini.

 

 







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