Vela, AG2R La Mondiale - E’ partita la AG2R La Mondiale, transatlantica della classe Figaro che, da Concarneau raggiungerà Saint Barthélémy nei Caraibi passando per Porto Santo nell’arcipelago di Madera. Prima notte di corsa nel Golfo di Guascogna che, dopo i venti deboli della partenza (tra i 4 e i 6 nodi) ha portato finalmente dei venti portanti che ora fanno navigare la flotta con un vento da nord-est di 8/12 nodi. Questa mattina alle 8:00 in testa c’è Cheminees Poujoulat, con a bordo Benrand Stamm e Gildas Mahé, seguita da Luisina (Eric Drouglazet e Laurent Pellecuer) e da Generali Europ Assistance che a bordo ha Yann Eliès e Jerémie Beyou. I tre sono praticamente appaiati ed anche i distacchi con le altre barche del gruppo di testa sono poco significativi. Tutti stanno pensando alla virata che li porterà verso capo Finisterre, scelta tattica che porterà ad una prima scrematura della classifica. Poco prima della partenza abbiamo ascoltato Yann Eliès che, con questa Transat AG2R La Mondiale, ritorna all’Oceano, seppur in coppia, dopo lo sfortunato episodio occorsogli nel corso dell’ultimo Vendée Globe. Il suo ultimo approccio con l’oceano, infatti, si era bruscamente interrotto il 18 dicembre del 2008 durante il mitico giro del mondo in solitario senza scalo, quando, 800 miglia a sud dell’Australia, un’onda assassina lo aveva fatto volare all’interno del suo 60 piedi, Generali, provocandogli la frattura del femore sinistro. Un incubo durato, per Yann Eliès, più di 24 ore; poi il complicato salvataggio da parte della marina australiana e l’operazione al Royal Perth Hospital di Fremantle con il femore tenuto insieme con una tecnica di inchiodaggio centro midollare. Gia aveva ripreso il mare lo scorso anno, ma ora lo abbiamo ritrovato in splendida forma a Concarneau pronto per affrontare di nuovo l’Oceano in coppia con Jérémie Beyou per questa AG2R La Mondiale
“Non sono proprio al 100%, mi manca ancora un po’ di forza nella gamba ma ho ritrovato il 99% delle mie capacità. Diciamo che posso correre e saltare senza problemi, ma devo ancora togliere un ferro che ho ancora nella gamba”.
Il ritorno in Oceano doveva avvenire in grande stile, con il maxi-tri Banque Populaire alla ricerca del Trofeo Jules Verne. Tutto lo scorso inverno, infatti, Yann Eliès è stato impegnato con il team di Pascal Bidégorry nell’attesa che si aprisse una finestra favorevole alla partenza del trimarano per la conquista del record, evento che, purtroppo, non si è verificato.
“Affronto questa Transat AG2R proprio dopo questo tentativo di record abortito con Banque Populaire perché ho una grande, grandissima voglia di stare sull’acqua e di navigare dopo i mesi passati nella rieducazione dopo l’intervento. Sono stati momenti veramente difficil che mi hanno insegnato molto. Anche mio fratello si era trovato in una situazione simile dopo un incidente d’auto 10 anni fa e lì mi sono trovato insieme a persone che erano messe molto peggio di me. Non va mai tutto bene né tutto male, la vita bisogna prenderla come viene e comunque non restare mai sulla difensiva”.
Domanda d’obbligo sul prossimo Vendée Globe:” Non ci sarà una Generali per il prossimo Vandée Globe. La sponsorizzazione si arresta per me con la fine del 2010. Generali ha scelto altri progetti da sponsorizzare come il pallone aerostatico di Jean-Louis Etienne che attraverserà l’Artico. Io e il mio team stiamo cercando un nuovo sponsor, ma servono parecchi soldi, tre o quattro milioni di euro, per mettere su un progetto che sia credibile e vincente, ovvero che parta dalla progettazione di una nuova barca, così come è stato l’ultima volta con Generali.”
(l'intervista completa a Yann Eliés sul prossimo numero di ItaliaVela)
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