“Si delinea con sempre maggiore chiarezza un paradosso: nel momento in cui l’industria del mare accelera verso una digitalizzazione e sistemi di automazione in grado di migliorare l’efficienza, ridurre i consumi e le emissioni, la minaccia dei cyber attack costringe anche il mondo dello shipping, e più in generale quello dei trasporti, a tirare il freno a mano”.
La denuncia è di Gian Enzo Duci, managing director di Oceanly, la società genovese che in pochi mesi ha conquistato la leadership a livello mondiale nel monitoraggio a distanza delle performance delle navi gasiere LNG e che è ora in grado di fornire alle principali compagnie di navigazione e di ship-management.
“Come gruppo – prosegue Duci, impegnato in una ricerca di lungo termine sul fenomeno cyber e i contraccolpi nel settore shipping e logistica – abbiamo sviluppato un sistema che consente di monitorare in remoto tutte le performance della nave, contenere i consumi, ridurre drasticamente le emissioni, programmare la manutenzione della nave, suggerire persino i cambiamenti di rotta che consentono di ottimizzare l’utilizzo dei motori. Ma ci troviamo di fronte a una devils alternative: da un lato il processo di digitalizzazione del trasporto, e in particolare di quello marittimo, non deve subire rallentamenti; dall’altro, proprio la digitalizzazione (specie quella ormai un po’ datata e non accompagnata da sistemi di difesa e protezione) espone porti, navi e catena logistica a rischi potenzialmente devastanti”.
I numeri sono impietosi: secondo il World Shipping Council per scoprire di essere oggetto di un hackeraggio in corso per un operatore marittimo trascorrono dai 100 ai 140 giorni. Molto spesso i sistemi di digitalizzazione obsoleti che ancora caratterizzano una percentuale consistente della flotta mondiale, sono la porta d’ingresso preferita per attacchi che, nel caso di navi passeggeri, può tradursi nel furto di una massa enorme di dati sensibili e su tutte le navi nel potenziale controllo dei sistemi di bordo (non è un caso che smentire un eventuale attacco cyber sia stata una delle prime preoccupazioni delle Autorità coinvolte nell’analisi del tragico abbattimento, da parte della portacontainer Dali, del Francis Scott Bay Bridge). Anche a terra la situazione non è migliore: nei porti un blackout, attraverso la penetrazione del PCS, può interrompere l’interfaccia fra nave e terminal; nella catena logistica, infine, una disconnessione fra i flussi informativo-documentali e i flussi di merce sarebbe oggi sufficiente ad affermare il caos.
“È cosa nota – prosegue Duci - che gran parte degli attacchi cyber fatti a fini estorsivi non venga denunciata e che le vittime preferiscano negoziare, attraverso soggetti internazionali specializzati, con gli hackers per ottenere la restituzione dei dati sensibili. Ma in uno scenario di instabilità come quello in cui viviamo, gli attacchi cyber si potrebbero trasformare in veri e propri atti di terrorismo o ancor peggio di guerra”.
“In un porto un attacco cyber anche solo ai sistemi e alle gru di movimentazione delle merci – conclude Duci – può avere gli effetti di un vero e proprio bombardamento. E una volta superata la “contraerea” dei sistemi di protezione, è sempre più difficile mettere in essere un piano B: più il processo di digitalizzazione è spinto, meno possibilità si hanno di un ritorno, anche temporaneo, alla gestione material-manuale, con il rischio che le tempistiche di restore diventino il freno della rivoluzione digitale.
Al C32 di Alessandro Comuzzi la 20^ Punta Faro Cup e il Memorial Barison. Flamenco si aggiudica la Juris Cup e My Life vince la classifica speciale Rotary Club
Disputato per la prima volta in Svezia nel 2022 e seguito dalle edizioni in Spagna (2023) e Norvegia (2024), il Campionato del Mondo ORC DH giunge per la prima volta in Italia e in Adriatico, nel punto più a nord del Mediterraneo
Vincitori di giornata, nelle rispettive classi sono: V, Django 7X, Oscar 3, H2O, Moat
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
Galateia e Django 7X vincono il Rolex World Championship rispettivamente nelle classi Maxi 1 e Maxi Grand Prix. I vincitori della 35^ Maxi Yacht Rolex Cup nelle altre classi sono: Oscar 3, H2O e Moat
Vincitori di giornata nelle rispettive classi sono stati V, Ganesha, H2O, Moat. Le prove a bastone per la classe Maxi Grand Prix non si sono potute svolgere per il vento molto intenso
Cinquantasette team in rappresentanza di dieci Nazioni si sono sfidati nell’alto Adriatico questa settimana per il Campionato Mondiale ORC Double-Handed 2025, ospitato dallo Yacht Club Monfalcone in collaborazione con l'Offshore Racing Congress (ORC)
Disputate regolarmente altre due prove del tradizionale Campionato organizzato dalla Velica Viareggina che prosegue l’iniziativa per promuovere la Star anche fra gli Under 30
Al comando nelle rispettive classi: Magic Carpet E, Jolt, Nice, H2O e Moat
Si è concluso domenica 14 settembre, al Centro Velico Punta Ala, il Campionato Europeo Windsurfer Class 2025. Un’edizione che ha visto oltre 180 regatanti da 16 Paesi sfidarsi in cinque giornate di regata