Un tesoro di bellezze naturali, storiche e architettoniche. Un patrimonio unico di arte, tradizione, artigianato e cultura. E da oggi anche "custode" di una preziosa riserva di spumanti. In occasione della celebrazione dei suoi primi dieci anni di vita, l'Area Marina Protetta di Portofino venerdì 22 maggio ha aperto i suoi incontaminati fondali ad un esperimento enologico d'avanguardia. 6500 bottiglie di vino dell'azienda Bisson, fiore all'occhiello delle cantine liguri, sono state immerse nelle acque cristalline di Portofino per riposare 18 mesi ed essere sottoposte ad un naturale processo di spumantizzazione con metodo champenoise reso possibile dalle particolari condizioni microclimatiche dell'area marina.
Venerdì 22 maggio in mattinata, con la collaborazione dei comandanti Micheli e Vantaggiato delle Capitanerie di porto di Portofino e S. Margherita Ligure, in localita' Cala degli Inglesi, baia incontaminata tra Cala dell'Oro e il faro di Portofino, le 6500 bottiglie del vino "Abissi - Riserva Marina di Portofino", divise in 12 gabbioni da 1 metro cubo ciascuno, sono state poste ad una profondita' di circa 60 metri per dare avvio al primo esperimento di "spumantizzazione subaquea" in Italia. L'idea nasce da un'intuizione di Piero Lugano, titolare dell'azienda vinicola Bisson di Chiavari, che dal 1978 porta avanti la sua "missione" di valorizzare e riscoprire i vitigni autoctoni della riviera del Levante Ligure. Il ritrovamento nelle profondita' marine di anfore di eta' greco-romana contenenti vino ancora perfettamente intatto nelle sue proprieta' organolettiche, ha stimolato l'interesse di Piero Lugano, grande appassionato di archeologia. Una passione che si aggiunge a quella per il vino e per il mare, per la prima volta uniti in questo innovativo esperimento, il primo in Italia. Dalle vigne dell'azienda Bisson infatti lo sguardo puo' contemplare l'azzurro della Baia di Portofino, e viceversa. Questo stretto legame fra la terra e il mare della Liguria non poteva trovare migliore interprete di un vino che nasce dalle uve autoctone della riviera di Levante e va a maturare sul fondale incontaminato dell'Area Maria Protetta di Portofino. Diverse le considerazioni chimico-fisiche alla base dell'operazione. Prima fra tutte quella relativa alla temperatura. Proprio come nelle cantine, sott'acqua a una profondita' di circa 60 metri, la temperatura e' costante a 15°, ideale quindi per la conservazione del vino. Altra caratteristica dell'ambiente subacqueo estremamente favorevole alla spumantizzazione, e' la carenza di luce, nemica del vino perche' ossidante. Data la considerevole profondita' a cui saranno immerse, le bottiglie potranno beneficiare del perfetto bilanciamento di pressione ricevendo una omogenea ed equilibrata spinta dall'interno verso l'esterno e dall'esterno verso l'interno. Tale effetto di "contro-pressione equivalente" favorisce un intenso amalgamarsi delle bollicine e conferisce al vino un miglior aspetto organolettico oltre che tattile e quindi una maggiore sensazione di piacere nella degustazione. Altrettanto importante l'effetto "culla" svolto naturalmente dalle correnti marine sulle bottiglie immerse che permettera' di mantenere in sospensione nel vino i materiali di scarto - le cosiddette "fecce nobili" - prodotti dal processo di spumantizzazione e fondamentali per conferire al vino corpo, struttura e profumo. Un movimento naturale, dolce e costante frutto delle correnti marine e che nel normale processo di invecchiamento del vino in cantina e' attuato meccanicamente tramite appositi macchinari. Passati i 18 mesi di immersione, le bottiglie del vino "Abissi - Riserva Marina di Portofino" saranno sottoposte ad ulteriore affinamento, per un periodo variabile tra i 40 giorni e i sei mesi ed infine saranno confrontate con bottiglie dello stesso vino sottoposte al classico processo di spumantizzazione in cantina. Il risultato finale di tutto questo innovativo metodo sara' un vino assolutamente inedito e di grande prestigio, anche per quanto riguarda il "vestito" che indosseranno le sue bottiglie sulle quali saranno conservati i sedimenti marini che le hanno ricoperte e protette nei 18 mesi di immersione.
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