Una Medal Race entusiasmante, una prova di forza eccezionale e una medaglia d’oro dal sapore molto dolce: si è chiuso così, con una vittoria che le conferma ai vertici della categoria a livello internazionale, il Campionato Europeo di Giulia Conti e Francesca Clapcich, l’equipaggio azzurro del doppio olimpico 49er FX che oggi, nelle acque oceaniche di Porto, in Portogallo, hanno conquistato il titolo continentale, ennesimo risultato di rilievo del loro quadriennio olimpico.
Conti-Clapcich, stelle sempre più brillanti della Squadra Nazionale di Vela diretta da Michele Marchesini, sono scese in acqua questa mattina, in condizioni di vento medio (intorno ai 10 nodi d’intensità), per disputare le ultime tre prove delle Final series, alla fine delle quali occupavano la quarta posizione della classifica, a soli sei punti delle prime, le olandesi Bekkering-Duetz. Poi, nel tardo pomeriggio, le migliori dieci della classifica si sono affrontate nella Medal Race conclusiva, una regata secca a punteggio doppio che le due azzurre hanno terminato al terzo posto, riuscendo così a staccare di soli due punti le olandesi, settime nella Medal e medaglia d’argento
Grandissime Conti-Clapcich, quindi, capaci di mantenere il controllo sulle avversarie dirette durante tutta la Medal e di chiudere il Campionato nel miglior modo possibile, dimostrando ancora una volta di essere una solida realtà della vela italiana.
Per quanto riguarda gli uomini, oggi la flotta dei 49er ha disputato altre tre regate delle Final series e dopo un totale di 6 prove, la classifica della Gold fleet è guidata dai neozelandesi Burling-Tuke, seguiti dagli australiani Outteridge-Jensen e dagli inglesi Pink-Bithell, primo equipaggio europeo. Gli italiani: Jacopo Plazzi-Umberto Molineris sono 13mi tra gli europei (16mi open), Ruggero Tita-Giacomo Cavalli 15mi (18mi open), Stefano Cherin-Andrea Tesei 17mi (21mi open) e Uberto Crivelli Visconti-Gianmarco Togni 19mi (23mi open). Domani sono in programma le ultime tre prove delle Final, poi, a seguire, la Medal Race riservata ai migliori dieci equipaggi della classifica.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese