Dopo una regata d'altura e due giornate di regate costiere, oggi la flotta presente a Sorrento per il Campionato Europeo Maxi dell'International Maxi Association è stata impegnata in due prove a bastone nel Golfo di Napoli, lungo la costa nord della penisola Sorrentina. Ancora una volta le condizioni sono state difficili, con molte nuvole e occasionali acquazzoni di tipo monsonico, che hanno indotto gli equipaggi a ribattezzare "Torrento" il magnifico porto ospitante della regata. La pioggia e le nuvole hanno reso ancora una volta il campo di regata imprevedibile e con mare formato, risultato dei forti venti che hanno soffiato al largo nelle ultime 24 ore. La giornata di oggi è stata la più ventosa, con 15 nodi per la prima prova che sono scesi a 10 nella seconda.
Con importanti punti in palio per l’assegnazione del titolo, prima dell’ultima regata costiera di domani, gli equipaggi hanno iniziato a fare i calcoli, visto che da oggi possono scartare il loro peggior risultato (esclusa la regata lunga, la 68esima Regata dei Tre Golfi).
Dopo non aver regatato ieri, il Maxi 72 Vesper di Jim Swartz è tornato alla grande e, con una prestazione di elevato spessore, ha vinto entrambe le regate in tempo compensato IRC. Lo stratega e tre volte olimpionico Dan Slater ha commentato: "Abbiamo fatto due ottime partenze. All’inizio credevamo nella sinistra per poi andare sulla destra, quindi il piano era quello di partire sopravvento rispetto al grosso della flotta. Gavin [Brady, il tattico] ha fatto un ottimo lavoro nel portare Jim [Swartz, l’armatore] sulla linea e Jim ci ha fatto partire, da lì il resto è stato molto più facile".
In entrambe le regate, la competizione è stata estremamente serrata tra gli ex Maxi 72 e My Song, con il ClubSwan 80 di Pier Luigi Loro Piana che ha approfittato della sua velocità in poppa per vincere in tempo reale. Forse la cosa più sorprendente è che tra la flotta degli ex Maxi 72, Vesper è una delle barche meno modificate rispetto agli gli altri che sono stati allungati, hanno aggiunto ballast e altro.
Purtroppo Vesper, anche scartando il DNC di ieri, ha ancora punteggi relativamente alti dovuti ai piazzamenti della regata lunga e della prima costiera. Al momento, prima degli scarti, il vincitore assoluto di ieri, Proteus di George Sakellaris, è in testa al Campionato Europeo IMA Maxi con 1,75 punti di vantaggio su North Star di Peter Dubens e Cannonball di Dario Ferrari terzo, a due lunghezze. Jethou, di Sir Peter Ogden, ha subito una significativa penalizzazione quando è stato squalificato per un'infrazione mure a dritta/mure a sinistra nella seconda regata di oggi.
Se la classifica overall in tempo compensato è quella che “pesa” di più, le imbarcazioni dell’Europeo Maxi IMA sono divise in tre gruppi in base al rating. Mentre Proteus è in testa al gruppo dei più veloci, nella classe Maxi 3 la lotta è ancora serrata tra il Mylius 60 Cippa Lippa X a chiglia basculante di Guido Paolo Gamucci, il Vismara Mills 62 Leaps and Bounds 2 di Jean-Philippe Blanpain (a cui è esploso lo spinnaker in modo clamoroso nell'ultima prova di oggi) e il Wally 80 Tilakkhana di Pascale Decaux, separati da meno di cinque punti in classifica generale.
Nei Maxi 4-5, H20 di Riccardo de Michele è in testa. Nonostante sia stata scalzata dal primo posto della classifica overall dai dominanti ex Maxi 72, il Vallicelli 78 d'argento è ancora quarto in classifica generale, inseguito dallo Swan 65 ketch Shirlaf di Giuseppe Puttini e dal Wally 60 Wallyño del Presidente dell'IMA Benoît de Froidmont, con meno di 10 punti di distacco.
L'IMA Maxi European Championship è organizzato dal Circolo del Remo e della Vela Italia (CRVI) in collaborazione con l'IMA, l'organismo ufficialmente incaricato da World Sailing di amministrare e sviluppare le regate per maxi yacht a livello internazionale. È supportato da Rolex come Official Timepiece e da Loro Piana.
A comandare la classifica è Sentinel di Geoff Fargo, alla pari con gli italiani di Strambabpapà di Micheli Paoletti; la coppia di testa ha un solo punto di margine su Dark Horse di Cuyler Morris, a sua volta incalzato da Gamecock di Peter McClennen
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