Vela, Dinghy Classico - Alla fine un sorpasso sul podio c’è stato. Ma non poteva valere per la vittoria. Troppo forte il vincitore, troppo forte Italo Bertacca del Circolo Vela Artiglio di Torre del Lago, che ha vinto sei delle sette prove disputate di questa seconda tappa della Swiss e & Global Cup, 9° Trofeo Nazionale del Dinghy 12’ Classico, che s’è conclusa nelle acque di Castel dell’Ovo, organizzata dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia. Vincenzo Penagini dello Yacht Club Italiano, che era terzo dopo le prime due giornate, alla fine è riuscito a scavalcare Uberto Capannoli del Circolo Nautico San Vincenzo Livorno, e perciò ha fatto suo il secondo posto. I velisti del Savoia occupano tutte le posizioni immediatamente a ridosso del podio. Il quarto, il quinto e il sesto posto sono di Filippo La Scala, di Lorenzo Castaldo e di Giuseppe La Scala, tutti del circolo napoletano di Santa Lucia. “Ci sarebbe piaciuto vincere com’è accaduto l’anno scorso – spiega Pippo Dalla Vecchia, presidente del Savoia – ma per noi vincere vuol dire soprattutto organizzare eventi come questo, in cui la città può finalmente mostrare la sua faccia migliore agli armatori che vengono a regatare qui da noi. So che gli sponsor che ci hanno aiutato - il Comune di Napoli, Garnell, il birrificio Karma e l’azienda vitivinicola Villa Dora – possono andar fieri come noi di questi giorni di sole, di buon vento e di regate splendide”.
Nella serata di sabato 1 maggio, proprio Pippo Dalla Vecchia, al termine della cena di gala ha consegnato la Targa Savoia al miglior restauro dell’anno tra i Dinghy Classici. La barca uscita vincitrice è la “Santa Lucia” dell’armatore Domenico De Toro, Dinghy degli anni ’30 venuto fuori dal cantiere napoletano Postiglione. Del suo restauro s’è occupato Steno Niccolini. In precedenza, sempre nei saloni del circolo, Paolo Rastrelli aveva presentato il suo volume “Il Dinghy 12’ Classico Italiano”.
In occasione della premiazione finale, ben sei Ciotole d’argento del Savoia sono andate a Italo Bertacca, grazie alle sei prove vinte. Un trofeo è andato a Romeo Giordano, come timoniere più giovane. Le raffinate Caviglie, realizzate da Riccardo Barthel Yachting sono andate a tutti i primi della classifica finale. I Dinghy si sono dati nuovamente appuntamento a Napoli per il 2011. Stesse date, stesso Circolo. Per il circuito di quest’anno, si ritroveranno invece a Riccione dal 28 al 30 maggio prossimi.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi