Mercoledì 3 giugno, alle ore 12.00, si terrà presso la Terrazza del Bagno 49 a Riccione la conferenza stampa di presentazione della manifestazione velica intitolata ai fratelli Carlo e Chino Piccioni, simboli dell’importante tradizione
sportiva riccionese legata alla Vela degli anni ’20-‘50.
Le regate, riservate ai Dinghy 12 piedi Classici (costruiti interamente in legno, scafo, albero, boma e picco), si svolgeranno dal 5 al 7 giugno con l’organizzazione della Lega Navale Italiana Sezione di Rimini, in collaborazione con il Club Nautico di Riccione, con il patrocinio del Comune di Riccione e la collaborazione del Museo della Marineria di Cesenatico.
Sponsor locale della Coppa è Riccione Terme, il cui Presidente, Giorgio Piccioni, ha voluto celebrare la brillante carriera velica del padre Chino e l’impegno dello zio Carlo nella promozione di questo sport, riportando i Dinghy a gareggiare
in Adriatico dopo oltre settant’anni di assenza.
La Coppa Challenge messa in palio è la riproduzione della coppa storica vinta da Chino Piccioni nel 1936 in una regata sui Dinghy, una vera opera d’arte scolpita interamente in legno.
Il ricco programma prevede tre giorni di regate e eventi a terra. In occasione della Coppa Carlo e Chino Piccioni, il 6 giugno, si svolgerà il raduno di auto d’epoca “Dinghy primo amore” organizzato dall’Adriatic Veteran Cars Club.
Mentre al porto di Riccione si riuniranno tre imbarcazioni storiche: l’ammiraglia della flotta di barche tradizionali romagnole il barchèt “Raffaele” condotto dal Museo della Marineria di Cesenatico, il lancione “Saviolina” donata nel 1994 dalla proprietà Savioli al Comune di Riccione e al Club Nautico Riccione, e il trabaccolo “Arcioun” nato grazie all’impresa di un gruppo di amici riccionesi con l’intento di far rivivere le tradizioni marinare dell’Adriatico. L’acquerellista Emanuela Tenti presenterà una mostra sui Dinghy.
La manifestazione è la terza tappa dell’8° Trofeo Nazionale Dinghy 12 piedi Classico, che si svolge sotto l’egida dell’Associazione Italiana Classe Dinghy e della Federazione Italiana Vela.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese