A Castelgandolfo lo aspettano tutti: i cittadini, il parroco e i dipendenti vaticani. E per accogliere Benedetto XVI fervono gli ultimi preparativi. Dal 28 febbraio, giorno conclusivo del suo pontificato, Papa Ratzinger si trasferirà nella residenza estiva a una ventina di chilometri da Roma, per restarci circa due mesi. E proprio agli abitanti del piccolo paese sui Colli Albani - dove grandi sono la sorpresa per le dimissioni e insieme l'attesa per il suo arrivo - il papa dedicherà quello che sara' probabilmente il suo ultimo saluto pubblico. L' elicottero atterrera' a Castelgandolfo circa un quarto d' ora le 17, orario in cui partira' da Citta' del Vaticano, come ha spiegato Saverio Petrillo, direttore delle Ville Pontificie. Il tempo di giungere nel Palazzo Apostolico e qualche minuto dopo Ratzinger si affaccerà dal balcone sul cortile interno, lo stesso dove si riuniscono i fedeli durante l' Angelus. Per salutare chi in piazza e' venuto a manifestargli calore e rispetto per una decisione, che anche qui ha lasciato tutti stupiti. Un' ultima attenzione che gli abitanti ricambieranno - sono attese fino a settemila persone - con una fiaccolata di benvenuto gia' in preparazione in questi giorni.
Poi si ritirera' negli appartamenti per una vita isolata,'' in preghiera e nascondimento'' come l' ha definita Petrillo durante una visita del piano terra del Palazzo Apostolico e dei giardini
delle Ville Pontificie, eccezionalmente aperti oggi a giornalisti, fotografi e operatori televisivi. Lontana dalla '' solennita' del Vaticano'', l'abitazione ospitera' il Papa insieme a quattro Memores Domini e al segretario personale padre Georg Gaenswein, in un ambiente '' a carattere familiare e per questo molto gradito'', ha raccontato il direttore delle Ville Pontificie. L' appartamento si snoda su due piani e fa parte dell' ala sinistra dell' edificio, quella che guarda a ovest. Comprende una piccola cappella privata impreziosita dagli affreschi di immagini antiche e moderne della storia della Polonia, tra cui una decorazione con la Madonna di Czestochowa, cara a Giovanni Paolo II. Mentre dalle sue finestre Ratzinger potra' ammirare la citta' di Roma. E perfino il mare nei giorni piu' tersi. Un panorama che Benedetto XVI ha apprezzato fin dalla prima volta: '' Qui trovo tutto, montagna, lago e vedo
persino il mare e gente buona'', recita una targa nella piazza principale del paese. La permanenza di due mesi prevista tra le mura di Castelgandolfo, consentira' di ultimare i lavori di restauro del monastero Mater Ecclesiae, la dimora infine a lui destinata. Per le sue passeggiate pomeridiane potra' disporre delle tre ville Pontificie di Castelgandolfo: scavi archeologici e giardini all' italiana, lungo un percorso suggestivo di qualche chilometro. In fondo l' eliporto. Quello dove Ratzinger atterrera' il 28 febbraio, pochi miuti prima di nascondersi al mondo.
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