Individuare i punti in comune tra la progettazione di super yachts di lusso e navi da crociera. E’ stato questo il tema dibattuto oggi nel corso del convegno “Nuove frontiere della progettazione navale. Dall’approccio crocieristico alla realizzazione di yacht di lusso” organizzato da A+D+M e tenutosi oggi nel Marina Blu di Rimini in occasione di White and Blue Rimini Yachting Lifestyle, evento dedicato alla nautica e al mondo del lusso in programma fino al 26 aprile nella nuova darsena riminese.
Al tavolo dei relatori erano presenti le voci più autorevoli del mondo accademico e imprenditoriale in tema di progettazione navale che hanno presentato alcune delle proprie case hirostories progettuali e si sono soffermati su alcune tematiche rilevanti per il settore: ridiscussione dei parametri che governano l’attuale progettazione, affermazione di un nuovo modo di pensare l’interior design per le navi da crociera, punti in comune tra la progettazione di navi da crociera e superyacht di lusso.
Dopo l’introduzione di Massimo Gregori Grgic - As.Pro.Na.Di - sulle nuove sfide del mercato dello yachting (maggiore attenzione ai costi di esercizio e di manutenzione, al consumo di carburante e all’impatto ambientale) Enrico Lumini – Studio Hot Lab Milano – ha illustrato le caratteristiche dello yacht designer di oggi, una figura professionale vicina alle esigenze dell’armatore e in grado di fornire un prodotto “tailor made” .
Il convegno è proseguito con l’intervento di Giovanni Zuccon - International Project – che ha espresso la necessità del superamento dei parametri che ad oggi governano la produzione e la progettazione navale (tra gli altri: costante ricerca della velocità; morfologie aggressive, elettronica sempre più sofisticata, aumento vertiginoso della produzione e riduzione dei tempi di permanenza dei prodotti sul mercato). “Per essere oggi maggiormente competitivi sul mercato occorre andare oltre gli impegni progettuali. Il progettista deve necessariamente prestare oggi una maggiore attenzione al comfort spaziale e ai nuovi codici di riferimento, senza però dimenticarsi dell’ambiente”.
Tra gli argomenti dibattuti grande attenzione è stata posta agli aspetti inerenti la ricerca e la formazione accademica. Il prof. Massimo Musio-Sale – Università degli Studi di Genova - ha delineato i percorsi di formazione universitaria del progettista nautico, una figura articolata in due professionalità complementari: il designer nautico e il progettista nautico. “La ricerca riveste un ruolo chiave anche in risposta ai bisogni espressi della società e del mercato. Il suo compito è inoltre quello di esplorare nuovi concept e progetti avanzati sotto il profilo della originalità e dell’interdisciplinarietà”.
La seconda sessione dei lavori ha visto l’intervento di Joseph Farkus, punto di riferimento internazionale per il design interno delle navi da crociera che ha stimolato alcune riflessioni sui punti in comune tra moralità, design e stile. “La moralità è la ricerca dello stile unico che dimora dentro di noi. Mi pare che troppi designer finiscano per cedere agli stili attuali o di moda, uccidendo il proprio stile creativo interiore.”
Ha concluso il convegno Marco de Jorio – De Jorio Design International – ponendo l’accento sul nuovo modo di pensare l’interior design per le navi da crociera: Il design di interni come una delle risposte alla crescente domanda di evasione . “L’ uso sapientemente coordinato di materiali di grande qualità deve rispondere non solo a un’esigenza di lusso ma deve soprattutto offrire la possibilità ai passeggeri di condividere un’esperienza tattile e visiva”.
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