In questo Vendée Globe c’è, dopo molti anni, anche un italiano. Un italiano anche se per metà francese, a dire la verità. Poco importa però, perché la presenza di Alessandro Di Benedetto mi fa enormemente piacere, non solo perché se lo merita, ma perché ha dimostrato che la rotta del Vendée la si può fare anche con una “barchina” di sei metri e mezzo! Lui è uno che può andare anche sulla luna! La grande vittoria di Di Benedetto, inoltre, è l’aver abbattuto la reticenza dei cugini francesi, sempre un po’ snob nei confronti di chi non incarna il loro ideale di “francesismo”. Lui ha superato l’ostilità di chi sa veramente come si va a vela conquistandoli con la sua simpatia e, allo stesso tempo, con la sua stravaganza. Conosco Alessandro ormai da molti anni e sin da subito, quando molti anni fa dopo la traversata atlantica che lo impegnò sulla rotta Senegal-Caraibi, mi inviò un suo curriculum. In quelle poche righe riuscii a leggere di che pasta era fatto; di sogni e di mare. Proprio per questo motivo credo che il suo obiettivo durante questa regata non sarà la vittoria, ma semplicemente, per quanto semplice possa essere un Vendée, condurre la sua gara al meglio. La vera vittoria in questo tipo di regate è di arrivare in porto e se lo fai tra i primi dodici è tutto grasso che cola. La barca che ha allestito Di Benedetto, oltretutto, è uno scafo datato, varato nel ’98. Prima di chiamarsi Team Plastique ha avuto i nomi di Sodebo, VMI e AKENA Verandas. L’impresa dunque è veramente ardua perché bisogna stare continuamente in sintonia con la barca, capire i limiti e comportarsi di conseguenza. Proprio come avevano fatto anni fa Simone Bianchetti e Pasquale Di Gregorio. Per sintetizzare, come diceva Mina in una vecchia canzone, al Vendée Globe, “l’importante è finire”.
A due settimane dal via de La Duecento, gli iscritti raggiungono quota 90 imbarcazioni, un record assoluto per la regata del Circolo Nautico Santa Margherita di Caorle che festeggia quest’anno la 30°edizione
Rivelata la barca che tutti i fan britannici sperano abbia la migliore possibilità di vincere la 37ª America's Cup di Louis Vuitton in 173 anni di vani tentativi
Imprevedibile Sebino, Pura Vida al comando prima tappa Turbocup '24.
Mercoledì 17 aprile alle ore 12.00, presso il Centro di Preparazione Olimpica Acquacetosa a Roma l’equipaggio de Il Moro di Venezia è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valore Atletico alla presenza del Ministro dello Sport e i giovani Andrea Abodi
ClubSwan Racing conferma le eccezionali sedi del 2024 per Swan One Design in giro per il Mediterraneo. La Rolex Swan Cup a Porto Cervo a settembre rappresenta il clou della stagione con l'atteso Swan One Design Worlds di ottobre
Alinghi Red Bull Racing ha presentato ufficialmente BoatOne, l’AC75 con il quale parteciperà alle regate di selezione per la 37ma America’s Cup. Si sono esibiti gli artisti acrobati Castellers che hanno realizzato una spettacolare torre umana
Dal 17 al 19 maggio il porto turistico internazionale Marina Genova ospiterà la seconda edizione del Classic Boat Show, il Salone dedicato alla marineria tradizionale che si svolgerà in contemporanea a Yacht & Garden
Il campione italiano in carica Antonio Squizzato non ha avuto vita facile in acqua, incalzato dall’atleta svizzero Urs Infanger, conquistando alla fine la vittoria con quattro primi e due secondi posti
A Viareggio si è concluso dopo quattro tappe la manifestazione proposta dalla Società Velica Viareggina. Le prime due prove del Campionato di Primavera Finn sono invece state vinte da Stefano Giaconi e da Italo Bertacca
L’intervista “live” di Gianni Loperfido dal Circolo ufficiali della M.M.I. a Roma, al comandante di Nave Vespucci C.V. Giuseppe Lai durante il premio "Carlo Marincovich"