In occasione della fine del Centenario della Prima Guerra Mondiale e per programmare e attivare le azioni di sviluppo legate a questo segmento turistico, PromoTurismoFVG dal 20 al 22 settembre organizza la Borsa del turismo della Grande Guerra, una tre giorni di lavori che avranno come centro operativo Gorizia e il Carso Isontino. In queste date saranno presenti sul territorio 25 buyer provenienti da Italia ed Europa (Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Inghilterra e Slovenia) che operano nell’ambito del turismo della Grande Guerra, del turismo storico e della cultura.
Momento centrale della Borsa sarà il workshop in programma il 21 settembre alle 16.30 a Palazzo De Grazia, durante il quale gli operatori turistici del Friuli Venezia Giulia potranno incontrare i tour operator internazionali per promuovere e commercializzare il proprio prodotto. Al workshop parteciperanno gratuitamente 33 operatori del Friuli Venezia Giulia tra consorzi, agenzie di incoming, strutture ricettive e fornitori di servizi che storicamente si occupano del segmento turistico Grande Guerra o la cui sede si trova nei Comuni dove si trovano testimonianze del conflitto turisticamente fruibili.
Lo stesso giorno alle 14.30 a Palazzo De Grazia PromoTurismoFVG organizzerà un convegno aperto agli operatori regionali coinvolti dalla Borsa dal titolo “Il turismo della Grande Guerra dopo il Centenario” durante il quale condivideranno la loro esperienza Camilla Zadra, provveditore del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, e Mayra Caroppo Venturini, responsabile Trade & Mice di Visit Flandre.
Durante le giornate della Borsa i buyer parteciperanno anche a un educational di scoperta del territorio che prevede la visita della città di Gorizia e dei luoghi legati alla Prima Guerra Mondiale tra cui il Parco tematico della Grande Guerra di Monfalcone, il Museo all’aperto della dolina del XV Bersaglieri, il Sacrario di Redipuglia con il Colle Sant’Elia e il Museo della Grande Guerra “Casa della III Armata”, il Museo all’aperto del Monte San Michele e il nuovo Museo multimediale della Grande Guerra del Monte San Michele. Durante il viaggio i buyer avranno modo di conoscere anche l’offerta enogastronomica tradizionale del territorio.
La Borsa del turismo della Grande Guerra sarà quindi un’ottima occasione per tutti gli operatori turistici della regione per vendere il proprio prodotto a un target selezionato e altamente specializzato e aumentare la presenza nei cataloghi dei tour operator, ma anche un momento importante di programmazione strategica dei prossimi anni.
La Borsa è organizzata da PromoTurismoFVG con la collaborazione del Comune di Gorizia che ha concesso i prestigiosi spazi del Castello di Gorizia e del Palazzo De Grazia.
La Prima Guerra Mondiale in Friuli Venezia Giulia
Il territorio regionale per oltre due anni e mezzo è stato lo scenario principale del fronte italiano nella Prima Guerra Mondiale. Una storia che oggi si può scoprire visitando le innumerevoli tracce che il conflitto ha lasciato in Friuli Venezia Giulia, un autentico gigantesco museo a cielo aperto. Il Carso isontino, le Valli del Natisone, le cime della Carnia e del Tarvisiano conservano trincee, fortificazioni, postazioni e resti di baraccamenti della prima linea, mentre nella zona collinare del Tagliamento, fino alle Dolomiti friulane, si possono ripercorrere le tragiche vicende della ritirata dell’ottobre-novembre 1917. A Trieste, una delle città simbolo della storia italiana del ‘900, e sull’altopiano carsico, convivono le memorie austro-ungariche e italiane a testimonianza di come i ricordi di questi fatti siano ancora vivi.
Alle tracce originali del conflitto, si aggiungono le risorse dedicate alla memoria del conflitto realizzate negli anni successivi: dai musei (es. Museo della Grande Guerra del Monte San Michele, recentemente rinnovato, Museo della Grande Guerra di Gorizia, di Ragogna e il Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez di Trieste), dove sono conservati migliaia di oggetti militari e non del periodo, ai monumenti costruiti per celebrare le fasi più importanti del conflitto, ai sacrari (es. sacrario di Redipuglia, dove riposano i resti di 100 mila soldati caduti) fino ai cimiteri austro-ungarici (come quello di Aurisina, Prosecco e Fogliano).
Tutti gli itinerari, i musei all’aperto e i luoghi della Grande Guerra si possono scoprire sul portale www.itinerarigrandeguerra.it, frutto dell’omonimo progetto interregionale che ha visto il Friuli Venezia Giulia come regione capofila, insieme a Veneto, Lombardia, Provincia autonoma di Trento e Bolzano.
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