Non basta una singola azione o l’impegno di un unico Paese, di alcune imprese o il traguardo di una sola norma. Non basta un’unica disciplina, una sola azione politica: per tutelare - o salvare - anche un solo piccolo mare chiuso come il nostro Adriatico, c’è bisogno di prendere coscienza della complessità e dell’interconnessione, serve affrontare il tema in maniera organica, partendo dalla scienza. Se ogni piccolo gesto è indispensabile, una complessa e organica visione è imprescindibile: fare sintesi è necessario, ma ciò non significa generalizzare.
Parte da qui la seconda edizione del Barcolana Sea Summit, in programma a Trieste dal 5 al 7 ottobre al Trieste Convention Center nell’ambito della Barcolana54 Presented by Generali. L’evento - quest’anno co-organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia come manifestazione che condurrà verso gli Stati Generali della Sostenibilità dell’Alto Adriatico e dell’Europa Centrale- affronta il tema della “sostenibilità complessa” e mostra come in Friuli Venezia Giulia si stia agendo per proteggere il mare. La regione si propone come un laboratorio di tecnici, scienziati, politici, comunicatori e aziende, giovani e cittadini pronti a fare squadra per il proprio Adriatico.
Organizzato con il Patrocinio del Parlamento Europeo, del Ministero della Transizione Ecologia e della Guardia Costiera, l’evento si pone come occasione di riflessione dedicata a tutti gli amanti del mare, e si propone come un convegno aperto a tutti: da un lato al pubblico che vuole riflettere sull’argomento, dall’altro - grazie a una serie di panel tecnici, sessioni e laboratori - a studenti delle scuole superiori e delle università, ideato sia per gli istituti tecnici che per i licei, per le facoltà scientifiche che quelle di marketing, comunicazione e relazioni pubbliche.
I TEMI - Dalle plastiche alla legge SalvaMare, dalla “economia blu” all’approccio della generazione Z “spiegata agli adulti”, quale ambasciatrice di una nuova e “nativa” sensibilità ambientale, fino alla logistica portuale e alle sfide della “Valle dell’Idrogeno”, alle azioni messe in campo da aziende per sostenere l‘ambiente e proteggerlo: imprenditori, rappresentanti di istituzioni, scienziati, divulgatori, attivisti, studenti e insegnanti esporranno il loro punto di vista, contribuendo a tracciare gli elementi del quadro complesso che questo tema rappresenta. Si partirà dai numeri: quelli degli istituti scientifici relativi alla salute del mare, e quelli delle ricerche effettuate da SWG, partner dell’evento.
I RELATORI E I PARTNER - A fare sintesi saranno, tra gli altri, il filosofo Umberto Galimberti, il matematico Piergiorgio Odifreddi, i giornalisti Maria Latella e Gian Antonio Stella, l’insegnante e scrittore Enrico Galiano, la giovane attivista Sara Segantin, gli scienziati e tecnici di Osmer, Arpa, OGS e dell’Università di Trieste, Mare FVG, i docenti universitari di EnSiEL, il Consorzio interuniversitario nazionale per l’energia e i sistemi elettrici. A supporto dell’evento, industrie e realtà economiche a partire da Generali, Coop Italia, BAT Italia, Consorzio Prosecco DOC, Coca Cola, Gruppo Hera, AcegasApsAmga, SIOT - Gruppo TAL, DFDS, SNAM, Alpe Adria, ITS, Trieste Trasporti, Unicredit e Fincantieri.
Nel panel organizzato da RAI per la Sostenibilità si parlerà dell’applicazione della legge SalvaMare coinvolgendo Marevivo e l’UNESCO; nel corso della tre giorni di lavori si approfondiranno i grandi progetti attualmente messi in campo da Istituzioni e Istituti scientifici per salvaguardare l’Adriatico e in generale il mare. Con l’INCE si delineeranno infatti le linee del progetto NAMIRS che si pone l’obiettivo di pianificare e sostenere una risposta transfrontaliera coordinata all’inquinamento marino nel Mare Adriatico settentrionale in caso di incidenti in mare e a terra.
“Barcolana Sea Summit - Verso gli Stati Generali della Sostenibilità dell’Alto Adriatico e dell’Europa Centrale” illustrerà anche uno dei più recenti progetti finanziati dal PNRR, ovvero la realizzazione del “digital twin” del Golfo di Trieste: si tratta di una sfida tecnologica e scientifica senza precedenti, coordinata dall’Università di Trieste, che punta a usare le forze in comune delle principali istituzioni scientifiche della città e della Regione per creare una copia digitale del Golfo dove simulare soluzioni per la logistica, per la tutela e lo sviluppo sostenibile dell’Alto Adriatico.
Al centro della riflessione anche il progetto “Trieste Laboratory for Quantitative Sustainability”, realizzato da INAF OGS con la Fondazione Internazionale Trieste e finanziato dal MIUR, che si pone l’obiettivo creare un laboratorio diffuso capace di coinvolgere le istituzioni scientifiche e umanistiche del Friuli Venezia Giulia dedicato alla ricerca sulla sostenibilità quantitativa.
“Barcolana Sea Summit - ha dichiarato Mitja Gialuz, Presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, che con la Regione FVG organizza l’evento - è il frutto della collaborazione di tante persone, istituzioni, aziende e realtà e ha come comune denominatore l’obiettivo di riflettere insieme sulla complessità: vogliamo concretamente mostrare come scienza, educazione, politica ed economia devono muoversi assieme e con decisione per gestire la complessa situazione ambientale nella quale ci troviamo. L’Adriatico è il mare della Barcolana ed è un piccolo mare se confrontato con i grandi Oceani: eppure, per tutelarlo serve l’impegno di tante realtà di diversi ambiti. Ogni cittadino è chiamato a fare la propria parte, ma questo deve inserirsi in una strategia globale, guidata dalla scienza. Mostreremo che per proteggere un mare serve una nuova e forte alleanza, dove la complessità si domina con la conoscenza, e dove le nuove generazioni “ambientaliste native”, possono meglio comprendere, rispondere e agire”.
“Il susseguirsi di crisi mondiali impone momenti di riflessione e abbiamo voluto cogliere l'occasione del Barcolana Sea Summit per collaborare e quindi rendere questo evento la base di partenza ufficiale del percorso "Verso gli Stati generali dello sviluppo sostenibile dell'alto Adriatico e centro Europa” – ha sottolineato l’assessore alla Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Friuli Venezia Giulia - “Lo spirito della Barcolana, la condivisione dello stesso mare da parte di imbarcazioni di varie categorie, il rispetto di questo elemento, sono tra i principi che ci hanno portato a voler condividere con Slovenia, Croazia, Carinzia, Veneto ed Emilia Romagna le nostre politiche ambientali, confrontandoci e collaborando. L’Ambiente non conosce confini e se puntiamo a raggiungere come come Regione FVG gli obiettivi del green deal europeo con almeno 5 anni di anticipo rispetto al 2050 dobbiamo collaborare con l’intera area dell’Alto Adriatico e dell’Europa Centrale”.
L’esponente della giunta Regionale ha dichiarato la “Volontà quindi di inserire nel già ricco programma anche degli appuntamenti in cui l’amministrazione regionale potesse illustrare ai cittadini e agli addetti ai lavori le politiche ambientali e di sviluppo di questi ultimi anni, ma anche confrontarsi su quelle che sono le scelte di pianificazione per il futuro, così da lasciare ai nostri figli, nipoti, bisnipoti, un pianeta più verde e al tempo stesso garantire lo sviluppo economico, in questo caso legato in particolare al nostro mare, una risorsa naturale che produce per noi e il nostro Paese una grande ricchezza”.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi