mercoledí, 26 novembre 2025

AZIMUT YACHTS

Azimut Grande Trideck, tre ponti verso il futuro

azimut grande trideck tre ponti verso il futuro
Roberto Imbastaro

Azimut Yachts presenta la nuova ammiraglia Grande Trideck: primo yacht a tre ponti e barca più grande mai costruita, è il simbolo della capacità d’innovazione progettuale, stilistica e costruttiva del Cantiere.
Alberto Mancini si è occupato del design degli esterni che offre una serie d’innovazioni nel layout, come l'Aft Raised Cockpit, soluzione da cui nascono nuove aree all’aperto, inedite per concezione, funzione e caratterizzazione. Achille Salvagni ha firmato l’interior design, discostandosi dalla tradizionale suddivisione degli spazi per permettere agli armatori del nuovo millennio di vivere la barca in linea con le loro reali esigenze.


Lungo 38,2 e largo 7,9 metri, Azimut Trideck è uno yacht dal layout altamente innovativo, pensato per un armatore contemporaneo che cerca un contatto costante con l’ambiente esterno e pensa alla barca come a un luogo di convivialità. Informalità, dinamismo e flessibilità degli spazi sono dunque i concetti fondamentali di questa nuova creazione.

Design e layout degli esterni

Sempre garantendo linee esterne leggere e dinamiche, Alberto Mancini ha impostato il design della barca partendo dall’inserimento di un ponte intermedio sfalsato a poppa che permette all’imbarcazione nuovi e più ampi spazi all’aperto, che si differenziano dagli standard usuali per la loro funzione peculiare.

L’idea centrale da cui si sviluppa il progetto è evidente fin dal primo passo a bordo: Trideck accoglie gli ospiti attraverso la passerella centrale collegata al mezzo ponte leggermente rialzato rispetto al Main Deck, l’Aft Raised Deck.

È proprio questo ponte rialzato che, a cascata, consente la creazione di tre nuove aree specifiche: Sea View Terrace, Beach Club e Private Patio.

La Sea View Terrace è un palco aperto sul mare, una nuova area a sbalzo che precede il pozzetto tradizionale, rialzata rispetto alla superficie dell’acqua e concepita come un vero salotto sul mare senza chiusure laterali che, grazie ad un gioco di pieni e vuoti, sembra staccarsi dalle murate laterali e galleggiare sospeso sull’acqua.

L’Aft Raised Deck, inoltre, permette di avere un enorme Beach Club a tutta altezza, che sul Trideck è una vera lounge a livello del mare (anche perché tender e toys trovano posto in un garage separato a proravia). Durante le soste in rada, lo specchio di poppa basculante si apre e aumenta la superficie a disposizione: con un’ampiezza di oltre 30 mq affacciati a pelo d’acqua, il beach club è un’area attrezzata e personalizzabile negli arredi. La poppa è protesa verso il mare così come le fiancate, grazie a un gioco di pieni e vuoti che consente di percepire tutto lo spazio come aperto.

Infine, il progetto di Mancini svela una terza inedita area esterna, protetta e riservata: sul Main Deck, pochi gradini sotto la Sea View Terrace, c’è il Private Patio. Il pozzetto è stato infatti concepito come un patio, un luogo all’aperto ma al tempo stesso di grande privacy, riparato anche dalla brezza grazie alle vetrate laterali.

Sull’Upper Deck, a tutto baglio, c’è un’altra grande zona flessibile nell’arredo e separata da una vetrata dalla zona dining esterna che, quando aperta, crea un’unica immensa area dining/lounge. Il Sun Deck, infine, offre un bar a prua, una vasca idromassaggio custom circondata da prendisole e un arredo freestanding.

Sul Trideck il tratto sportivo, tipico di altri progetti che Mancini ha realizzato per Azimut, è più vicino alle linee dinamiche di un’ammiraglia, moderne ma eleganti. È evidente la pulizia dei tratti, dalle grandi vetrate che creano una superficie continua, ininterrotta fino a poppa, al parabrezza inclinato che si conclude con un frangivento verticale a testa nuda sul Sundeck.

Un abile gioco di carrozzeria alleggerisce le linee esterne, restituendo una sensazione di dinamismo non facile su uno yacht di tali dimensioni: una nervatura che parte da poppa all’altezza degli scarichi e continua fino a prua, movimenta e dà tensione alla murata, mentre scarichi e passacavi diventano elementi di design.

Layout e design interno

Achille Salvagni ha sposato in pieno la causa del Cantiere: offrire una proposta che ridefinisca il ruolo dello spazio, dando nuove ragioni funzionali alle varie aree della barca. Il suo lavoro muove su due livelli: innanzitutto opera un ripensamento funzionale degli spazi interni, per cui abbandona il preconcetto di attribuire delle specifiche funzioni alle diverse zone e trasforma la barca in un luogo in cui l’armatore realmente si rilassa, in uno spazio più liquido e mutevole. In questo senso, gli interni sono stati dilatati, ampliati in altezza e in larghezza e perfettamente integrati con le aree all’esterno, per diventare un’estensione gli uni delle altre.

Salvagni, in più, arricchisce gli ambienti attraverso un forte lavoro sul décor: alla liquidità dello spazio associa anche una liquidità del segno, per cui essi appaiono non semplicemente riempiti ma scolpiti, grazie alla tensione delle forme e alla purezza e alla pulizia del tratto. Le alternanze dei materiali usati, la ricercatezza dei loro accostamenti e le scelte dei colori e delle finiture creano una qualità di grande livello. Giocando sull’attenzione al dettaglio e sull’uso di materiali nobili, che si rifanno alla tradizione della marineria, la proposta di Salvagni rappresenta un avanzamento concettuale che non rinnega il linguaggio tipico della nautica ma lo esalta in chiave contemporanea.

Da un punto di vista del layout anche gli interni sorprendono: sul Main Deck, dal Private Patio si accede al salone interno, dove scompare la tradizionale zona pranzo formale trasformando questo ponte in un luogo di convivialità e informalità. L’ardita scansione degli spazi in questa configurazione è uno degli elementi che collocano di diritto il Trideck nel mondo dei megayacht.

L’area dining formale è sull’Upper Deck, disegnato come un unico grande ambiente votato alla socialità. La cucina principale è sul Main, mentre sull’Upper c’è quella di servizio. Un secondo layout alternativo vede la cucina di servizio sostituita da una sesta cabina VIP, a cui si aggiungono le quattro cabine ospiti a centro barca sul Lower, e l’armatoriale sul Main Deck.

Performance e tecnologia

La prua, per offrire dinamismo senza rinunciare agli spazi, è tagliata a doppia inclinazione, una soluzione che consente di ottimizzare i volumi interni.

La carena disegnata da Pierluigi Ausonio con il centro Ricerche e Sviluppo di Azimut è la D2P® Displacement to Planing. Si avvale dei software proprietari di CFD, analisi FEM e delle prove in vasca. Il doppio spigolo dello scafo permette di ottenere una minore resistenza ai regimi di crociera e una maggiore stabilità in dislocamento. Con doppia possibilità di motorizzazione, da 2400 o 2600 mHP, Trideck avrà una velocità massima di 23 o 24 nodi.

Tutta la sovrastruttura è laminata in carbonio con l’aggiunta di resina vinilestere ed epossidica. In questo modo si ottiene una significativa riduzione del peso complessivo dello yacht e la combinazione tra carena D2P® e sovrastruttura in carbonio produce un sensibile miglioramento delle performance: consumi contenuti, maggiore velocità e autonomia.

 







I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Vento da Nord per la 3a regata PVPT

Dopo uno Scirocco che sembrava interminabile, ieri la flotta di ‘Più Vela Per Tutti’ è scesa nelle acque di San Foca finalmente con un bel Maestrale (Nord Nord-Ovest) per disputare la terza regata a bastone

II Campionato Meteor "All'Ombra del Vesuvio"

È iniziato nelle acque del litorale vesuviano il 2° Campionato Meteor “All’Ombra del Vesuvio”, inaugurato domenica 23 novembre con il Trofeo Città di Portici, organizzato dalla Lega Navale Italiana – sezione di Portici

Yacht Club Italiano: presentato il Calendario Sportivo 2026

Una stagione lunga undici mesi: tradizione, crescita e oltre quindici appuntamenti in mare

Conclusa la terza edizione del Sardinia Challenge

Si conclude la 3a edizione del Sardinia Challenge con più eventi all'interno: la prima edizione della Marathon & Record, con tutte le classi a competere contemporaneamente sullo stesso percorso di 25 chilometri, e i campionati zonali di iQFoil e Wing Foil

Vendée Globe 2028: una nuova era per l’Everest dei mari

Un viaggio mitico che, in tutta la storia dell’evento, solo cento skipper sono riusciti a completare. Il Vendée Globe resta l’Everest degli oceani, un vertice che si conquista con coraggio, resistenza e una dose di follia ben calibrata

Maestrale a 30 nodi sul Sardinia Challenge

Con quattro prove disputate si conclude la seconda giornata del Sardinia Challenge con le regate valide per la classifica della Marathon & Record, un percorso di 25 chilometri all’interno dell’Area Marina Protetta Capo Carbonara

50° Invernale del Tigullio: To Be, Sease e Mary Star of the Sea sempre in testa

Altre tre prove per la prima manche del Campionato Invernale del Tigullio. La cinquantesima edizione della rassegna velica a cura del Comitato Circoli Velici Tigullio ha registrato la presenza di una trentina imbarcazioni anche nell’ultimo week end

La Mini Transat la chiude Thiemo Huuk (all'arrivo con un armo di fortuna)

La Boulangère Mini Transat 2025: un’edizione estrema, un’epopea umana e due italiani protagonisti: Cecilia Zorzi e Nicolò Gamenara

Confindustria Nautica: il Made in Italy si conferma protagonista al Metstrade di Amsterdam

La collettiva composta da 82 aziende italiane, presente nell’Italian Pavilion (Hall 12 e Hall 8) grazie alla collaborazione tra Confindustria Nautica e ICE Agenzia, ha offerto una panoramica completa dell’eccellenza produttiva nazionale

Le magie del Natale al Porto Antico di Genova

Otto chilometri di luminarie e migliaia e migliaia di luci a led. Dal 20 dicembre ogni sera il Christmas Laser Show. Un intenso programma dedicato ai più piccoli tra laboratori, letture e giochi sul ghiaccio

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci