Si è chiusa al Senato la discussione della Legge di Bilancio, il cui testo è stato licenziato e inviato alla Camera dove, secondo fonti parlamentari, non dovrebbe subire modifiche per consentire l’approvazione entro dicembre.
Il comma 725 dell’art. 1 contiene la norma richiesta dalla Commissione UE per chiudere la procedura di infrazione sul noleggio a breve termine. Vi si legge:
“725. Per prevenire casi di doppia imposizione, di non imposizione o di distorsione di concorrenza ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, il luogo della prestazione dei servizi di cui all’articolo 7-quater, comma 1, lettera e), del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n. 633, di imbarcazioni da diporto si considera al di fuori della Unione europea qualora attraverso adeguati mezzi di prova sia dimostrata l’effettiva utilizzazione e l’effettiva fruizione del servizio al di fuori dell’Unione europea. Con provvedimento dell’Agenzia delle entrate, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuati le modalità e i mezzi idonei a dimostrare l’effettiva fruizione e l’effettivo utilizzo del servizio al di fuori dell’Unione europea".
Il successivo comma 726 chiarisce che la nuova normativa si applica a partire dal primo aprile 2020:
“726. Il comma 725 si applica alle operazioni effettuate a partire dal 1° aprile 2020.”
“Siamo molto soddisfatti per la soluzione individuata che ci avvicina alla chiusura della procedura di infrazione” – commenta il Presidente di UCINA Confindustria Nautica, Saverio Cecchi – “ringrazio per questo il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e tutto il Dipartimento Finanze, dal DG ai Funzionari per il grande lavoro di concertazione svolto con UCINA Confindustria Nautica”.
UCINA Confindustria Nautica attende di essere convocata anche dall’Agenzia delle Entrate perché, in sede di regolamentazione amministrativa, possa proseguire quel rapporto di fattiva collaborazione con l’Associazione nazionale di categoria che ha caratterizzato la fase legislativa.
Non si è invece riusciti a far entrare nella Legge di Bilancio la soluzione per il contenzioso dei porti turistici con lo stato, contro l’applicazione retroattiva dell’aumento dei canoni demaniali, dichiarato non perseguibile dalla stessa Corte Costituzionale. “Apprendo con altrettanta soddisfazione” – prosegue Cecchi “delle iniziative messe in campo dalla ministra Paola De Micheli – che ringrazio per la sua sensibilità - affinché, in collaborazione con il MEF, si riesca a concludere la vicenda già nel prossimo provvedimento Milleproroghe”.
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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