Mentre un bel sole riscaldava il centro Italia, dopo una lunga settimana di pioggia e allagamenti, parecchie nuvole, non minacciose, si erano date appuntamento sul monte Argentario. Sarà stata un' impressione ma con le alluvioni che ci sono state la profondità della laguna sembrava più alta dei soliti 150 cm. Era comunque solo un'impressione visti gli incagli del pur corto albero del Sunfish durante le numerose scuffie di giornata. Tanto lavoro quindi per il gommone di appoggio timonato dal Presidente Enzo. Ma non è stata una giornata dura solo per gli organizzatori, anche i timonieri hanno faticato per contrastare la pressione sulla vela dei circa 25 nodi di vento che soffiava domenica ad Orbetello. Significative le facce stanche e tirate viste a terra al termine delle due regate. Bisogna comunque considerare che l'età media dei presenti è, tranne pochi casi, quasi pensionabile e se ciò non bastasse quasi tutti svolgono attività dove le parti del corpo più utilizzate sono i glutei (traduzione per mezzo sigaro: chiappe). E' anche vero che qualcuno va in palestra, ma solo per rinforzare i muscoli mascellari tanto utili nei banchetti o nelle cene di lavoro.
Continua a crescere il numero dei partecipanti; domenica si era in 19 nonostante alcune assenze da considerare comunque fisiologiche. Siamo sulla strada giusta. Una strada che ogni domenica ci fa conoscere gente nuova, simpatica e disponibile come Alessandro Berti. Un sentito ringraziamento ad Alessandro per avermi aiutato a rientrare al circolo senza timone. Da segnalare l'esordio in regata di Davide Micarelli, organizzatore dell'ultimo C.I. a Manfredonia, Presidente del circolo Vela3, da sempre appassionato di vela latina tanto da acquistare una dozzina di sunfish per la sua scuola. Anche questa volta il messinese Eugenio Arcovito era presente…credo e spero che a questo punto partecipi a tutto il campionato.
Per quanto riguarda i risultati delle due regate Vi rimando alle classifiche, anche perché snocciolare le varie posizioni l'ho sempre ritenuto un modo un po' arido di fare informazione…tra l'altro sono stato meno presente del solito (impossibile ma vero), causa ritiro al primo giro della prima regata per rottura del timone a seguito dello speronamento involontario da parte di Addonisio. Cercherò quindi di esternarvi delle personali impressioni sulla base di quanto visto in acqua (poco) e da quanto visto da terra (molto).
- Andrea Milla, se nelle prime due prove del 19 ottobre si poteva pensare a risultati fortuiti, magari legati al poco vento presente, domenica Andrea con vento forte ha dimostrato di essere una certezza e di poter entrare di diritto nella ristretta élite dei top five. Ha vinto la prima dopo una lotta serrata con Menghetti e nella seconda ha ridotto i danni, a seguito di scuffia, arrivando 10°. Forse la IV zona ha trovato finalmente qualcuno che metterà in difficoltà i toscani.
- Renato Grezzi, peso leggero, stranamente più in difficoltà nella seconda, dove il vento era un po' calato, che nella prima. Non è che il titolo conquistato a Manfredonia lo abbia un po' demotivato…..non credo.
- Umberto Valle, ritirato per motivi tecnici nella prima si è subito rifatto vincendo la seconda sullo stanco Zanchi, ormai abituato alle comode tecnologie di barche di altra marca.
- Bruno Fabbri, che zitto zitto, si è preso la doppia soddisfazione di tenere dietro nella seconda regata gente come Ghezzi e Milla e di andare ad occupare la seconda casella nella classifica dedicata alla IV zona.
- Eugenio Arcovito, che oltre al lungo viaggio è stato 30 minuti a mollo, nella fase pre-partenza, per raddrizzare la barca con l'albero incagliato nel fondo melmoso della laguna (con notevole dispendio di energie). La stanchezza e la vela melmosa non gli hanno impedito di agguantare un 5° e un 4° posto. L'ho visto in ripresa rispetto alla prima giornata.
- Stefano Ferro e Ubaldo Vecchi, li ho visti in difficoltà con vento forte. Mezzo Sigaro era fra l'altro convinto di avere qualche impedimento in carena che lo rallentava e, per vederci chiaro, ha pensato di scuffiare due volte. La prima subito dopo la partenza (già aveva capito che la barca non scorreva bene) non avevo il "video" (ero di spalle) ma l'ho percepita da un sonoro "maremma maiala"; la seconda, ancora convinto di avere un allevamento di denti di cane in carena, l'ho vista bene perché l'ha eseguita proprio davanti allo scivolo del circolo. Non avevo con me la digitale per cui gli ho chiesto gentilmente se poteva rifarla (la scuffia)…..è a quel punto che ho arricchito la mia conoscenza sulle frasi "tipiche" toscane.
- Briefing, e chi è?... e quello che il Giudice Giovanni ci dovrebbe fare prima della regata. Quando correvo con il Kart c'era un giudice che ci riuniva tutti sulla linea di partenza e ci diceva sempre la stessa frase " vedete quegli uccelli che volano…beh….voi cercate di stare con le gomme per terra". Il nostro potrebbe iniziare dal primo comandamento " non andate sopra la barca degli altri".
Concludo con una riflessione personale. Sono in confusione mentale perché mi sento moralmente in colpa con il mio amico Mezzo Sigaro pensando quale diverso atteggiamento avrei assunto se fosse stato lui a speronarmi. Sicuramente non quello amichevole avuto con Luigi. Per risolvere questo problema contatterò il noto "strizzacervelli" messinese Lelio Bonanno così, oltre al timone dovrò pagare anche il suo onorario.
Vi aspetto tutti il 16 novembre.
Buon Vento, Ludovico Vergari
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