Anche nella crisi del colosso del trasporto container, il gruppo coreano Hanjin, il porto di La Spezia si rivela un’eccezione nel panorama mondiale. Grazie alla collaborazione, il senso di responsabilità e la professionalità non solo del La Spezia Container Terminal, ma di tutta la comunità degli operatori portuali spezzini, la Hanjin Spain, un gigante da 350 metri di lunghezza e un carico di 5000 teu, ha sbarcato alla banchina di LSCT 1650 container e ha potuto ripartire questa mattina in direzione Valencia, saltando poi il previsto scalo su Genova.
Con la compagnia Hanjin in ginocchio, soffocata da un debito compreso fra i 5 e i 6 miliardi di dollari, e con 50 navi o in navigazione o ancorate nelle rade dei porti di mezzo mondo, per evitare il sequestro, La Spezia ha confermato la sua unicità, frutto di una sinergia ineguagliabile fra il Terminal, gli operatori della community (agenti marittimi spedizionieri e doganalisti) nonché rimorchiatori, piloti ormeggiatori e l’autorità marittima in grado di fare squadra proprio nei momenti di maggiore difficoltà.
Alla Spezia, ferma restando la complessità della situazione e dei contenziosi legali in atto e futuri, si è riaffermata con determinazione la volontà (e da ciò trae origine il ringraziamento che La Spezia Port Service ha voluto estendere a tutti quelli che hanno consentito questo “miracolo”) di riservare un’attenzione prioritaria alla clientela proprietaria della merce che in questa vicenda, del tutto straordinaria per il porto spezzino, corre il rischio di subire danni e svantaggi tali da compromettere non solo il comparto portuale, ma anche altri settori dell’economia italiana.
La compagnia Hanjin per il Porto della spezia rappresenta il primo vettore marittimo per operazioni di importazione con circa 90.000 contenitori annui e in questa occasione nell’acme della sua crisi finanziaria ha trovato nel porto ligure partner operativi disposti anche ad assumersi rischi finanziari e responsabilità nel segno di una funzionalità e di una efficienza destinati a rafforzare il prestigio del porto nella comunità marittima internazionale.
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