La prima imbarcazione della nuova realtà cantieristica italiana Sumhuram Yachts, verrà presentata nella sezione contract di Abitare il Tempo 2008, la manifestazione dedicata al design che si svolge a Verona dal 18 al 22 Settembre. Gli artefici delle linee guida di questa prima unità chiamata Sumhuram 16 sono il designer Francesco Paszkowski per gli esterni e l’ingegnere navale Sergio Cutolo per l’idrodinamica e l’engineering. La forte personalità della barca è evidente fin dal primo sguardo grazie allo scafo con accentuato cavallino rovesciato, ai volumi della tuga spostati all’indietro, al dritto di prua piuttosto verticale ed alle linee di tensione che corrono lungo tutte le murate fino ad intersecare le grandi finestrature. Gli spazi esterni sono molto ampi con una coperta piana e sgombra ed i passavanti larghi quasi cinquanta centimetri. La visione d’insieme ci restituisce l’impressione di una barca dalla linea contemporanea arricchita da alcuni richiami retrò che ricordano le macchine sportive degli anni ’30, anche grazie alla scelta di due colori contrastanti: chiaro per lo scafo e scuro per la tuga. Tutta la barca è realizzata con la tecnica dell’infusione: scafo, coperta e paratie strutturali sono in sandwich ad alta densità con l’uso di tessuti quadriassiali e rinforzi puntuali in fibra di carbonio. Per gli strati di skin-coat vengono utilizzate solo resine vinilesteri, mentre per gli strati interni e le strutture solo resine poliesteri isoftaliche. Sumhuram 16 è motorizzata con due motori Man da 800 cavalli ciascuno e naviga a 32 nodi in crociera ed ha una velocità massima di 36 nodi. Anche per il layout degli interni il cantiere ha scelto una strada innovativa dalla marcata valenza architettonica. Il Sumhuram Design Team ha prestato la massima attenzione all’uso degli spazi per rendere Sumhuram 16 un grande loft circondato da ampie terrazze sul mare. Sotto la tuga trova posto un luminoso open space per la zona giorno, illuminato e ventilato grazie alle due aperture dell’hard top con un sistema ad ali di farfalla controllabili ed orientabili individualmente. A livello intermedio è stata inserita una cucina a murata molto funzionale. Arrivando nel lower deck troviamo un living illuminato dalle grandi finestrature di sei metri per novanta centimetri di altezza. Il living è stato concepito per essere trasformato velocemente in una suite di quasi venticinque metri quadrati con un bagno di due metri per due ed una doccia di novanta per novanta centimetri. La cabina del capitano ha un ingresso separato ed è dotata di bagno. A poppa la barca è caratterizzata da un’ampia spiaggetta e da un garage per il tender completamente a filo con la coperta. Sumhuram nei suoi 16 metri coniuga gli spazi di uno yacht molto più grande con la praticità tipica di un day cruiser. Gli arredi seguono il segno distintivo di Sumhuram Yachts che ha deciso di coinvolgere nell’operazione alcune primarie aziende del mondo del design italiano. Nel pozzetto si incontra per la prima volta un grande divano da esterni in acciaio inox prodotto da Coro. Entrando nella tuga un divano e un’ottomana costruiti da I 4 Mariani con tessuti Limonta. I cuscini, i plaid, e tutti gli accessori per la vita di bordo sono di Ivano Redaelli. Il tavolo custom è espandibile fino ad otto posti ed è stato realizzato da Coro in acciaio inox e legno laccato, abbinato ad un mobile bar refrigerato dotato di macchina del ghiaccio e televisore a scomparsa. A lato della timoneria innovativa e chiaramente derivata dall’automotive più sportivo, si scende la scala monolitica in acciaio inox satinato per trovare la cucina Schiffini dotata di elettrodomestici AEG. Nel living sottocoperta sono stati posizionati due divani e un’ottomana realizzati da I 4 Mariani. Tutta l’illuminazione degli interni è curata da Viabizzuno, mentre per le pavimentazioni e finiture in cuoio, i tappeti, le ceramiche ad alta tecnologia, i vetri compositi, i sanitari, la rubinetterie, Sumhuram Yachts si è affida ad Arma Architectural Materials che ha scelto la via del custom per un miglior uso dei materiali e delle loro qualità tecnologiche e di design. Scheda tecnica: Lunghezza fuori tutto: 16,45 metri Larghezza massima: 4,85 metri Dislocamento: 22 tonnellate Motori: Man R6 2300 rpm 800 x 2 Hp Serbatoi carburante: 1.250 litri x 2 Serbatoio acqua: 630 litri Velocità di crociera: 32/34 nodi Velocità massima 36/38 nodi
Giornata difficile tra piovaschi e vento irregolare, ma il programma va avanti. Le classifiche aggiornate a metà campionato: si delinea la corsa ai titoli italiani. Impegno premiato per atleti e Comitati di regata, solo i windsurf femminili a terra
Vento da leggero a medio, mare in aumento nel pomeriggio: tante regate per tutti - Le prime classifiche nelle varie classi: l’oro di Parigi 2024 Marta Maggetti seconda - Nacra 17: subito primi i vicecampioni del mondo Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei
Giornata a due facce: tanto sole e regate per alcune classi, a Mondello poco vento. Le classifiche prima della finale: domenica 2 novembre si assegnano i titoli
La sanzione è dovuta alla perdita di una zattera di salvataggio durante la prima notte di regata. Gli elementi di sicurezza, come la zattera di salvataggio, sono piombati e la rottura di un piombo comporta l’applicazione della suddetta penalità
Giornata finale senza vento e senza regate, classifiche invariate. Tutti i titoli, i podi assoluti, giovanili e Open. Il Trofeo Challenge Carlo Rolandi per Società al Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza
Grande prestazione di tutta la squadra che ha vinto 9 medaglie sulle 12 in palio
Così come i team internazionali della 52 SUPER SERIES hanno definito i propri obiettivi pre-stagionali per raggiungere il miglior risultato possibile a fine stagione, così il circuito definisce gli obiettivi di sostenibilità per l’anno
Corentin Douguet e Axel Tréhin, che avevano preso il comando della regata nel Golfo di Biscaglia, concludono questa parte del percorso in 2 giorni e 18 ore
Sabato 8 e domenica 9 novembre due giornate di regate con la regia del Circolo Velico Riminese
La Direzione di Corsa ha pubblicato un avviso ufficiale di modifica del percorso: per assicurare un arrivo più compatto a Fort-de-France, in Martinica, l’itinerario è stato abbreviato saltando l'isola di Ascensione