Costa Concordia - Bisogna fare in fretta ad ispezionare il relitto della Costa Concordia. Più facile a dirsi che a farsi, vista l’estensione di questa città galleggiante pensata per ospitare oltre 4.000 persone che ora non ha più né tetto né pavimenti. Muoversi all’interno è un’attività da speleologi, come è stato evidente nel recupero del Commissario di Bordo. E' una corsa contro il tempo perché la clemenza del mare, che ha facilitato i soccorsi, non è eterna e da giovedì pomeriggio al Giglio è previsto mare mosso, con un’onda che dovrebbe arrivare circa fino al metro e mezzo. La preoccupazione è forte perché la nave è adagiata su un basso fondale ma dista solo 20 metri da un gradone profondo 90 metri. La Costa Concordia è ora adagiata su tre spuntoni di roccia che hanno forato lo scafo e la trattengono in posizione. Con una mareggiata potrebbe perdere stabilità e scivolare verso gli abissi. A bordo ci sono probabilmente altre 17 persone che sono tutt’ora disperse e per le quali si spera ancora in una conclusione positiva. Questa notte sono arrivati al Giglio da varie regioni italiane unità di sommozzatori e di sub-speleologi, ai quali è stata affidata la ricerca nella parte sommersa della nave, attività quasi impossibile da effettuare di notte.
La Guardia Costiera da voce a queste preoccupazioni:” Più passa il tempo e più si riducono le possibilità di ritrovare qualcuno in vita. Ma c'è speranza e siamo ancora in una fase in cui potremmo trovare qualcuno vivo - ha detto il portavoce delle Capitaneria di porto, il comandante Filippo Marini, ai microfoni di SkyTg24 – anche se la situazione si complicherà se dovessero peggiorare le condizioni del mare”. Proprio per questo motivo, ha spiegato” le operazioni di soccorso si stanno accelerando. Cerchiamo di essere fiduciosi e speriamo di non trovare più nessuno all'interno della nave e che siano solo degli errori di registrazione, e che le persone si trovino altrove”.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
Attualmente al 4° posto Maccaferri Futura, mentre Influence Two di Andrea Fornaro è 13ma
L'evento, organizzato da Assonautica, Lega Navale Italiana - Sezione di Padova e Vento di Venezia, ha visto partecipanti 23 imbarcazioni tra i sei ed i 10 metri, oltre 90 velisti, provenienti anche da da fuori regione
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Per l'Italia in acqua Andrea Demurtas, Jesper Karlsen, Giovanni Montesano, Cristian Castellan e Pietro Lucchesi
Approfittando delle condizioni meteo ideali — sole, mare calmo e vento da sud tra i 15 e i 17 nodi — l’equipaggio francese ha mostrato grande costanza e abilità, piazzandosi sempre ai vertici della flotta
Si è conclusa oggi, nelle acque slovene di Portorose, la fase di qualificazione del Campionato del Mondo Optimist, evento organizzato dal Jadralni Klub Pirat Portorož e in programma fino al 6 luglio.
Francesca Clapcich sarà la co-skipper di Team Malizia nella prima edizione della Course des Caps, il giro di Gran Bretagna e Irlanda a vela
Venezia in festa per un vero grande matrimonio, quello tra le Vele d'Epoca e la Laguna!