La qualità della tecnologia di Garmin trova massima espressione nel mondo del racing: l’azienda speicalista nella navigazione satellitare ha firmato un accordo di partnership tecnica con Cigarette – prestigioso produttore americano di imbarcazioni a motore – che porta la strumentazione Garmin sui gioielli della motonautica mondiale.
L’accordo sancisce una collaborazione a lungo termine tra Garmin e il Cigarette Racing Team Europe, il nuovo progetto di Cigarette dedicato alle gare offshore: Garmin fornisce, infatti, la strumentazione nautica dell’imbarcazione che partecipa al Campionato del mondo Powerboat P1. Il mondiale di motonautica, le cui gare si tengono nel mare antistante alcune delle mete turistiche più celebri d’Europa, è l’evento principe per le competizioni offshore, e rappresenta un momento imperdibile per migliaia di appassionati.
Il ritorno di Cigarette nelle competizioni offshore, che riporta ai massimi livelli della competizione mondiale il celebre marchio americano, vede quindi l’apporto di Garmin e della sua strumentazione nautica. Un abbinamento prestigioso, questo, che esalta le qualità dei prodotti Garmin, in grado di fare la differenza nelle gare più ardue.
«La partnership tra Garmin e Cigarette, nata da un accordo con il Team Manager della squadra, Eugenio Voltolina, responsabile del marchio Cigarette per la Seahorse International, è una conferma di quanto siano apprezzati i nostri prodotti – afferma Sandro Ligossi, Amministratore Delegato di Garmin Italia – pronti a supportare anche le competizioni più impegnative. Cigarette ha scelto i nostri plotter e la nostra cartografia, a conferma della qualità dei prodotti Garmin».
L’accordo è figlio dalla particolare sinergia già esistente tra Garmin e Cigarette: Cigarette ha voluto il leader mondiale della navigazione satellitare come partner anche per il settore delle imbarcazioni da diporto. Questa collaborazione ad ampio respiro pone l’accento sull’elevatissimo livello tecnologico proposto dagli strumenti Garmin, ideali sia per il diportista sia per le competizioni.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese